Milannews24
·25 agosto 2025
Le parole forti di Fabio Capello ai microfoni della Gazzetta! Non le manda a dire sul Milan

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·25 agosto 2025
Un’icona della storia rossonera non le manda a dire. Fabio Capello, l’allenatore che ha costruito il mito degli “Invincibili”, ha offerto un’analisi lucida e senza sconti sulla prima, inaspettata sconfitta del Milan contro la neopromossa Cremonese. Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il tecnico goriziano ha usato parole pesanti per descrivere i problemi emersi in campo, evidenziando una preoccupante somiglianza tra la squadra attuale e quella della scorsa, disastrosa stagione.
Secondo “Don Fabio”, il problema principale del Diavolo risiede nella mancanza di personalità e nel ritmo di gioco troppo basso. “A un certo punto, vedendo la partita, ho detto a mia moglie: ‘Questa è la squadra dello scorso anno'”, ha rivelato Capello. “Sono emersi tutti i problemi che c’erano già nella stagione passata: ritmo basso, posizionamento errato quando si perde palla e, cosa più importante, mancanza di personalità”.
L’ex allenatore rossonero ha poi criticato la fase difensiva, definendola il primo difetto evidente della squadra. “Quando il Milan perde palla, è sempre fuori equilibrio e gli avversari possono sfruttare spazi e tempi”, ha spiegato. “Allegri dovrà correggere parecchie cose, serve però la disponibilità dei calciatori. Ho visto qualcuno rientrare ‘corricchiando’, senza la giusta cattiveria”.
Oltre all’analisi tattica e caratteriale, Capello si è soffermato sulle necessità del mercato. L’ex allenatore ha notato la mancanza di un attaccante vero in panchina, un segnale che, a suo dire, non è sfuggito alla dirigenza. La sua soluzione è chiara: “L’ho detto e lo ripeto, Dusan Vlahović lo vedrei bene al Milan. E poi Allegri lo conosce a fondo”. Capello è convinto che un bomber come l’attaccante serbo, capace di fare reparto da solo, sarebbe l’innesto perfetto per una squadra che fatica a segnare.
Nonostante la dura critica, Capello mantiene un certo ottimismo sul futuro del Diavolo. “Il rischio c’è, ma alla fine io resto fiducioso, proprio perché ci sono due professionisti d’eccellenza come Igli Tare e Massimiliano Allegri“, ha dichiarato. “Si rimboccheranno le maniche, ma dovranno farlo pure gli altri, a cominciare proprio dai giocatori”. Il messaggio è chiaro: la squadra ha i mezzi per riscattarsi, ma deve ritrovare la fame e la grinta che l’hanno sempre contraddistinta.
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