Le pagelle BRUTTE di Bari-Sassuolo: Dorval e il posto fisso come Checco Zalone, Longo da Masterchef, che bello urlare Lasagna (non di domenica)! | OneFootball

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·28 agosto 2024

Le pagelle BRUTTE di Bari-Sassuolo: Dorval e il posto fisso come Checco Zalone, Longo da Masterchef, che bello urlare Lasagna (non di domenica)!

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Primo punto per il Bari, che pareggia col Sassuolo per 1-1. Una buona prova dei biancorossi contro un avversario di categoria superiore, in cui è stata decisiva l’espulsione di Lovato alla mezzora. I biancorossi ci hanno provato con insistenza, trovando il pari al 93′ con un guizzo sotto porta di Lasagna, muovendo così finalmente la classifica. Di seguito le nostre pagelle BRUTTE di Bari-Sassuolo. Una scelta editoriale che – ribadiamo – accompagnerà il post partita, volta a unire la critica giornalistica, a un sano umorismo. Clicca qui per rileggere le pagelle brutte di Modena-Bari.

Le pagelle brutte di Bari-Sassuolo

La difesa

RADUNOVIC 5,5: 13 verticale, 9 lettere: “Pigro e indolente”. Svogliato? No Radunovic. Infatti, dopo una buona parata su Thorstvedt si scusa aiutando a timbrare il cartellino scendendo a terra come un bradipo. Almeno Brenno nei riflessi era buono…


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PUCINO 5: L’ennesima punizione nei parcheggi del San Nicola fa storcere il naso anche a Benali, che lo guarda più volte interdetto. Dimostra ancora una volta di avere un post carriera in televisione per come gonfia il petto davanti alle telecamere.

VICARI 6: Viene spesso anticipato da Mulattieri, ma tiene botta per novanta minuti così come faceva Polito per un’ora davanti ai microfoni. Pur di dargli supporto, Di Cesare ha iniziato a sedersi in panchina in nome del passato.

MANTOVANI 6: Ha lo stesso nome di una famosa marca di saponette. Decide di onorarla scivolando sul primo pallone della sua esperienza biancorossa (Brenno docet). Nel complesso buona prestazione, con un gol annullato.

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Copyright: SSC Bari

Il centrocampo

OLIVERI 5,5: Bene a destra, male a sinistra. Lo scouting di Forza Italia osserva. Batte con precisione punizioni e piazzati, dimostrando di come non per forza si debbano rompere i vetri delle macchine parcheggiate sulla pista.

MAITA 6: Sprazzi del vecchio Maita, ma una lentezza nel prendere decisioni che ricorda quella del miglior Lollo. In Emilia il mare è peggiore del nostro, pensaci bene Mattia.

BENALI 5.5: Va detto che i diretti avversari erano difficilissimi da affrontare. Decide così di adottare la tattica degli opossum, ovvero rimane lì immobile fino a quando Thorstvedt non viene sostituito.

DORVAL 4: La FIGC ha deciso di eliminare i raccattapalle solo in Serie A, perché in B c’è lui che crossa. Ha il posto fisso sulla fascia così come Checco Zalone agli ufficiali comunali. Però poi Zalone è finito in Norvegia…

(Dal 1 s.t.) MAIELLO 6,5: Il professore ha dato lezioni di geometria in mezzo al campo. Se solo Odenthal non si fosse messo di mezzo con la fisica, spiegandogli le leggi degli urti, avrebbe anche segnato.

(Dal 19′ s.t.) BELLOMO 6: Nulla di che, ma tanto basta per strappare una sufficienza e portare la squadra in settimana a festeggiare da Brasciò.

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L’attacco

SIBILLI 6: Fino all’infortunio non era dispiaciuto. Un palo lo prendo lui su calcio d’angolo, l’altro i tifosi quando l’hanno visto chiedere il cambio.

LASAGNA 6.5: Gli ha fatto piacere sentir gridare il suo nome. Sarà perché è la prima volta di martedì sera, di solito lo si fa la domenica a ora di pranzo. Dopo aver sbagliato un gol con una ciabattata tremenda, si riscatta dimostrando che nonostante tutto è il nostro attaccante più pericoloso, la nostra portata principale.

NOVAKOVICH 6,5: Alterna movimenti e stop fin troppo eleganti per calciatori della sua stazza, a azioni goffe come un quindicenne al primo ballo. Però che grinta ragazzi, e che forza fisica.

(Dal 17′ p.t.) SGARBI 6.5: Molto più a suo agio largo a destra che sulla trequarti. Finora era un bruco, chissà che la ripresa col Sassuolo non lo abbia trasformato in una graziosa farfalla.

(Dal 19′ s.t.) MANZARI 6: Propizia il gol annullato a Novakovich, poi fa la sua onesta partita da ex. Mitt a Manzar.

(Dal 35′ s.t.) MORACHIOLI 6: Ha un’unica giocata nel suo repertorio, ma tanto basta per innescare il gol di Lasagna.

LONGO 6: Ha deciso di partecipare a Masterchef, vista la sua bravura nell’inventare pietanze di ogni tipo con quel quel poco che ha a disposizione. A volte il sapore dei suoi piatti non è dei migliori, ma quantomeno non ci siamo alzati da tavola a stomaco vuoto.

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