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·10 agosto 2020

Le cinque più grandi vittorie dell’Inter su squadre tedesche

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La vittoria con il Getafe ha permesso all’Inter di approdare ai quarti di finale, un traguardo che non accadeva dal 2011. I nerazzurri avranno di fronte un avversario ostico come il Bayer Leverkusen, ma i ragazzi di Conte sono sicuramente pronti e più forti delle Aspirine. La qualificazione è dunque alla portata ma ci vorrà comunque una grande serata per la Beneamata che dovrà ripetere notti magiche come queste cinque contro squadre tedesche

INTER-BORUSSIA DORTMUND 2-0 1963-64 La Coppa dei Campioni del 1964 verrà per sempre ricordata per la finale del Prater di Vienna contro il Real Madrid, ma per arrivare a quella storica partita ci fu una durissima doppia sfida contro il Borussia Dortmund. Entrambe puntavano alla loro prima finale europea, ma dopo il 2-2 in terra di Germania a San Siro poté scattare la festa nerazzurra. Il Mago Herrera preparò alla perfezione la sfida con l’Inter attenta in difesa e pronta a ripartire in contropiede e nella ripresa ecco le due reti della vittoria. Fu un diagonale di Sandro Mazzola a battere Tilkowski per l’1-0, mentre il raddoppio arrivò grazie a un tiro cross del brasiliano Jair. Gli ottantamila di Milano poterono così festeggiare l’approdo alla finale della Coppa dei Campioni.


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COLONIA-INTER 1-3 1984-85 Arrivata ai quarti di finale di Coppa Uefa l’Inter si trovò davanti l’ostacolo Colonia, una delle squadre più forti in Germania Ovest in quegli anni. Gente come Schumacher, Littbarski o Allofs vestivano la maglia biancorossa e ci voleva una grande prestazione per passare il turno. Una rete di Franco Causio decise l’andata a San Siro, ma al Müngersdorfer Stadion era ancora tutto aperto. A indirizzare la partita sui dei buoni binari fu però Giampiero Marini che permise ai ragazzi di Castagner di chiudere in vantaggio il primo tempo. I tedeschi però son duri a morire e Uwe Bein trovò il modo di battere Zenga per il pareggio. Nell’Inter però c’era la stella del calcio teutonico di quegli anni che, sentendo l’aria di casa, si scatenò nel finale. Karl Heinz Rummenigge calciò prima un fortissimo destro al volo su errato disimpegno di Steiner e infine entrò come una furia in area di rigore e di testa segnò il definitivo 1-3 che mandò i nerazzurri in semifinale.

BORUSSIA DORTMUND-INTER 1-3 1993-94 La stagione 1993-94 fu la più pazza di tutte nella storia dell’Inter. Se in Serie A la squadra faticava a tal punto da salvarsi solo all’ultima giornata, in Europa i nerazzurri volavano fino alla vittoria della Coppa Uefa. L’apice venne raggiunto nella gara di andata dei quarti di finale al Westfalenstadion contro il Borussia Dortmund. Nonostante svariate assenze, quella di Bergkamp su tutte, i nerazzurri riuscirono a ipnotizzare i rivali gialloneri e pungere due volte in tre minuti. In entrambi i casi il marcatore fu l’olandese Wim Jonk e per il resto della partita fu un assedio. Zenga riuscì a salvare i suoi in varie occasioni, ma capitolò nel finale per mano di Schulz. Il Borussia cercava a tutti i costi il pareggio, ma così facendo si espose al contropiede interista che portò al gol del ko. Sosa lanciò Shalimov e il russo riuscì a battere si sinistro Klos per il trionfale 1-3 finale. A San Siro si dovettero patire le pene dell’inferno, ma la sconfitta per 1-2 fu comunque indolore.

INTER-BAYERN MONACO 2-0 2009-10 È la partita per eccellenza che ogni tifoso interista non può non avere nel cuore. La finale di Champions League del 2010 arrivò dopo un percorso straordinario che portò l’Inter a eliminare le grandi favorite Chelsea e Barcellona e a Madrid si coronò il sogno. Il 4-2-3-1 di José Mourinho sembrava un’orchestra che sapeva perfettamente cosa fare e ognuno fece la sua parte. Júlio César intervenne in un paio di circostanze su Müller e Robben, ma nonostante un maggior possesso palla del Bayern furono i nerazzurri a sembrare sempre in controllo della sfida. Inoltre in attacco c’era Diego Milito, un cecchino infallibile che trasformò in oro le uniche due occasioni che gli capitarono. Dopo una bella triangolazione con Sneijder toccò di punta esterno mettendo la palla sotto la traversa e poi il raddoppio. Un’azione di contropiede da far vedere e rivedere nelle scuole calcio, con il centravanti argentino che mandò al bar Van Buyten con una finta tanto dolce quanto letale e di piatto chiuse i conti sul 2-0. Dopo quarantacinque anni l’Inter era tornata sul tetto d’Europa.

BAYERN MONACO-INTER 2-3 2010-11 Il Bayern aveva voglia di vendicarsi della finale persa solo pochi mesi prima e il sorteggio di Nyon mise già le due finaliste l’una contro l’altra agli ottavi di finale. L’andata a San Siro sembrava stregata e destinata a finire in parità, ma proprio a tempo scaduto fu Mario Gómez a segnare il vantaggio per i bavaresi. Rimontare la sconfitta all’Allianz sembrava un’impresa disperata ma i ragazzi di Leonardo partirono a mille e con la giusta concentrazione tanto da pareggiare subito la doppia sfida con Samuel Eto’o. I biancorossi però iniziarono a macinare gioco in continuazione tanto che Gómez prima e Müller poi riuscirono a ribaltare il risultato. Solo una prodezza di Júlio César e un miracolo di Ranocchia sulla linea fecero sì che il risultato non fosse più rotondo. Ci voleva dunque un miracolo, ma le speranze si riaccesero con il destro violentissimo di Wesley Sneijder all’angolino per il 2-2. Ancora non bastava, ma nel finale ecco la svolta. Eto’o diede una palla al bacio a Goran Pandev che calciò al volo di sinistro sotto all’incrocio battendo Kraft per il definitivo 2-3. Per la regola dei gol in trasferta era dunque l’Inter a passare il turno a termine di una delle partite più memorabili della sua storia.

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