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·4 maggio 2025

Le banche al fianco di Tronchetti Provera: 650 milioni per blindare il controllo di Pirelli

Immagine dell'articolo:Le banche al fianco di Tronchetti Provera: 650 milioni per blindare il controllo di Pirelli

La Camfin, guidata da Marco Tronchetti Provera, vuole mantenere il controllo di Pirelli dopo che il primo azionista Sinochem è stato messo in minoranza dopo settimane turbolenti dal Consiglio di Amministrazione che ha approvato il bilancio 2024.

Come riporta Il Messaggero, al fianco di Camfin, in questa missione su Pirelli, ci sono due grandi istituti bancari come Unicredit e Intesa Sanpaolo che hanno organizzato una complessa operazione finanziaria sotto forma di margin loan (prestito con margine), per un totale di 570 milioni di euro, ai quali si aggiungono ulteriori 80 milioni destinati a Longhmarch, uno degli azionisti della holding.


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Queste risorse serviranno a portare la partecipazione di Camfin in Pirelli fino al 29,9%, con l’obiettivo di garantirne il controllo italiano, soprattutto alla luce delle possibili evoluzioni nei rapporti con Marco Polo Italy – la società attraverso cui Sinochem, attuale primo azionista con una quota del 37%, detiene la propria partecipazione nella Bicocca.

L’operazione si articola in tre prestiti con leva finanziaria, garantiti da titoli già in possesso. Il primo, del valore di 350 milioni, è destinato a Camfin spa; il secondo, da 220 milioni, a Camfin Alternative Asset (CAA). Le due banche coinvolte detengono quote con diritto di voto multiplo nella holding: Unicredit possiede il 19,84% e Intesa il 10,69%. Camfin è a sua volta controllata da Marco Tronchetti Provera spa con una quota del 69,45%, sempre tramite azioni A. CAA è partecipata per il 51% da Camfin e per il 49% da Longhmarch Holding srl, a sua volta sotto il controllo di Longmarch Hong Kong Holding Limited, società riconducibile allo storico alleato di Tronchetti, Niu Yishun, ma a sua volta gestita da MTP spa.

Il prestito concesso a Camfin avrà durata triennale, con una commissione iniziale di 55 punti base, un margine di 180 punti base e una commitment fee dello 0,60%. Anche il finanziamento destinato a CAA prevede condizioni identiche. Entrambi i prestiti rientrano in un’operazione più ampia che coinvolge anche Longhmarch Holding srl, la quale riceverà un margin loan fino a 80 milioni concesso sempre da Unicredit e Intesa. Longhmarch detiene azioni di tipo C nella finanziaria italiana, il cui amministratore delegato è Giovanni Tronchetti Provera.

Tutti i finanziamenti sono garantiti da pegni sulle azioni Pirelli. Attualmente, Camfin detiene il 26,4% della società degli pneumatici e ha già manifestato l’intenzione di portare la partecipazione fino al 29,9%, senza superare la soglia dell’OPA, per salvaguardare l’identità italiana della Pirelli, la sua sede e il patrimonio tecnologico. Questi elementi sono tutelati da statuto e patti parasociali stretti con gli azionisti cinesi, con cui i rapporti sono in una fase delicata.

L’entrata in vigore della nuova normativa dell’amministrazione Trump sui “connected vehicles” – che vieta la commercializzazione di prodotti hardware e software provenienti da aziende con partecipazioni cinesi – ha reso necessari nuovi accorgimenti, in aggiunta a quelli previsti dal golden power. Il primo intervento è stato attuato lunedì 28 aprile, quando gli amministratori indipendenti hanno approvato il bilancio 2024 e certificato la cessazione del controllo cinese sul gruppo.

Tuttavia, questo passo non è sufficiente. Entro un anno, Marco Polo Italy dovrà ridurre la propria quota almeno al 25% per adeguarsi alla normativa statunitense, visto che circa il 40% dei ricavi della Bicocca proviene dagli Stati Uniti. Marco Tronchetti Provera è già all’opera per organizzare un’ulteriore riorganizzazione della governance Pirelli, forte – come sempre – dell’appoggio delle principali banche italiane.

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