Lazio-Roma, gli impavidi che hanno vestito entrambe le maglie | OneFootball

Lazio-Roma, gli impavidi che hanno vestito entrambe le maglie | OneFootball

Icon: Calcio In Pillole

Calcio In Pillole

·15 gennaio 2021

Lazio-Roma, gli impavidi che hanno vestito entrambe le maglie

Immagine dell'articolo:Lazio-Roma, gli impavidi che hanno vestito entrambe le maglie

A differenza di quanto succede a Milano e, in misura minore, a Torino, il derby della Capitale dura letteralmente tutto l’anno. E continua, quindi, anche in sede di mercato. Dove gli scambi tra giallorossi e biancocelesti si contano sulle dita di una mano: Arne Selmosson e Attilio Ferraris. Esiste, invece, una tradizione, in verità non troppo nutrita, di giocatori passati per entrambi i club, vestendo le due maglie più inconciliabili del calcio italiano. Sperando di non dimenticare nessuno, ve li presentiamo tutti, in vista di Lazio-Roma di stasera.

Il primo è stato Fulvio Bernardini, cresciuto nella Lazio, con cui ha giocato dal 1923 al 1926, e passato alla Roma, via Inter, nel 1928. Dei giallorossi, che a lui hanno intitolato il centro di allenamento, diventa un simbolo.


OneFootball Video


Luigi Ziroli, invece, ha fatto il percorso inverso: alla Roma nella stagione 1927/1928 (suo il primo gol giallorosso in Serie A), giocherà nella Lazio dal 1929 al 1931, dopo una parentesi a Venezia.

Peculiare la parabola del primo capitano della storia giallorossa, Attilio Ferraris, che dopo sette anni con la fascia al braccio, lascia clamorosamente la Roma, in rotta con il presidente Sacerdoti, e firma per la Lazio, dove rimane due stagioni, tra il 1934 e il 1936.

E poi c’è Arne Selmosson, svedese, il priamo e per decenni unico calciatore ad aver segnato in un derby per entrambe le squadre. Arrivato alla Lazio nel 1955, dopo tre stagioni in biancoceleste passa alla Roma, dove rimane fino al 1961.

Nel nostro elenco troviamo quindi Carlo Galli, alla Roma dal 1951 al 1956 e alla Lazio a fine carriera, dal 1963 al 1966. Franco Cordova, detto Ciccio, arriva alla Roma nel 1967, e dopo nove stagioni in giallorosso, le ultime da capitano, passa alla Lazio nel 1976, dove rimane per tre anni.

La strada contraria la fece qualche anno più tardi Lionello Manfredonia. Cresciuto nel vivaio biancoceleste, gioca nella Lazio dal 1975 al 1985, e dopo essere passato alla Juve torna a Roma, sponda giallorossa, tra mille, inevitabili, polemiche.

Carletto Perrone, invece, di cambi di maglia ne fa addirittura due: dalla Lazio alla Roma e dalla Roma – dove rimane una sola stagione, 1981/1982 – alla Lazio. Fabrizio Di Mauro, cresciuto nelle giovanili della Roma, con cui gioca dal 1988 al 1992, si concede una partentesi alla Lazio, stagione 1993/1994.

Angelo Peruzzi, proprio in quegli anni, si affaccia al grande calcio, con la maglia della Roma. Dopo un lungo girovagare, tra Juventus e Inter, il portiere azzurro finisce alla Lazio, nel 2000, chiudendo la carriera in biancoceleste sette anni dopo.

Stessa strada percorsa da Roberto Muzzi, cresciuto nel vivaio della Roma e finito alla Lazio dal 2003 al 2005. Nel 1992, dalla Stella Rossa, arriva a Roma Sinisa Mihajlovic, che dopo due stagioni passa alla Sampdoria. Da Genova fa il percorso inverso nel 1998, ma sceglie la Lazio, con cui vincerà tutto.

Diego Fuser, che della Lazio è stato capitano, in biancoceleste milita dal 1992 al 1998, ma dopo due stagioni al Parma finisce proprio alla Roma, ormai a fine carriera. Sebastiano Siviglia, prima della sua lunga esperienza alla Lazio, era passato per una stagione alla Roma, la 2001/2002.

Infine, l’ultimo a vestire entrambe le maglie è stato Aleksandar Kolarov. Il laterale serbo, portato in Italia dalla Lazio nel 2007, dopo il Manchester City è passato alla Roma nel 2017. Ha segnato, secondo nella storia, con entrambe le maglie, prima di passare all’Inter, la scorsa estate.

Visualizza l' imprint del creator