Lazio Primavera, Renzetti: «Abbiamo l’amaro in bocca per il Sassuolo. Pirozzi? Ecco cosa ne penso» | OneFootball

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·4 marzo 2025

Lazio Primavera, Renzetti: «Abbiamo l’amaro in bocca per il Sassuolo. Pirozzi? Ecco cosa ne penso»

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Lazio Primavera, il portiere Davide Renzetti ha parlato ai microfoni ufficiali del club del periodo della sua squadra e della partita contro il Sassuolo

Intervenuto ai microfoni ufficiali del club, il portiere della Lazio Primavera Davide Renzetti ha parlato così del momento della squadra e della partita contro il Sassuolo:

PAROLE – «È stata una grande prestazione da parte di tutta la squadra, siamo stati uniti e compatti. Il rigore ci ha tolto il tre punti, ma siamo soddisfatti. Non nascondo che a fine partita ci è rimasto l’amaro in bocca, sono contento di aver aiutato la squadra con la prestazione ma devo fare i complimenti a tutti. Ci stiamo abituando al nuovo allenatore.


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Cambio allenatore? Abbiamo passato una situazione complicata, ci siamo trovati davanti a due mister. Adesso stiamo imparando a capire mister Pirozzi e i risultati parlano chiaro. Ci stiamo trovando bene. È stata una sfortuna da una parte perché era il terzo anno positivo, è stata una bella botta per tutti. Stiamo ritrovando fiducia e ci stiamo ricompattando come squadra. Speriamo di ritrovare la sintonia. Se siamo affiatati? Si, il gruppo sta crescendo anche in questo. Ho lavorato personalmente con alcuni, la comunicazione è alla base del gruppo e non è mai mancata. Adesso sta migliorando e questo ci aiuta.

Io penso a non prendere gol, nelle gare precedenti non segnavamo ma in porta ci arrivavamo. Adesso, ci metto la mano sul fuoco, che possiamo arrivare ai playoff se continuiamo così. Esempio il Sassuolo lo scorso anno, partiva sesto e si è ritrovato campione d’Italia. Ci aspettano tutte finali, pensare a noi e spingere al massimo per ottenere i migliori risultati possibili. Lavorando bene, muovendoci bene e comunicando si riesce a creare un blocco dietro così da prendere meno gol possibili.

Se sono sollecitato a giocare con i piedi? Il mister lo richiede, mi ci sto mettendo perché è un mio punto dolente. Piano piano penso di star migliorando. Provedel e Mandas sono di estremo livello, posso citare Maignan e Milinkovic Savic. Rigori? Mi baso sull’intuito e da quest’anno abbiamo iniziato a guardare i calciatori dove tirano, ma a volte è puro istinto».

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