Lazionews24
·28 agosto 2025
Lazio Primavera, Punzi a LSC: «Il nostro lavoro ci impone di ripartire immediatamente e lo abbiamo fatto così»

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·28 agosto 2025
Dopo un avvio di stagione in salita, segnato da due sconfitte consecutive contro Genoa e Cagliari, il tecnico della Lazio Primavera, Francesco Punzi – allenatore romano classe 1985, alla guida del settore giovanile biancoceleste – ha preso la parola ai microfoni di Lazio Style Channel. Nel suo intervento, Punzi ha analizzato con lucidità il momento della squadra, facendo il punto sulle difficoltà iniziali e sulle aree su cui lavorare per invertire la rotta.
PAROLE – «Sicuramente dopo la partita lo stato d’animo non è stato dei migliori. L’inizio di campionato non ci sorride. Il nostro lavoro ci impone di ripartire immediatamente e lo abbiamo fatto analizzando dettagliatamente la gara, ripartendo anche dalle cose buone che ci sono state in queste prime due sfide. Ora dobbiamo invertire il trend per quanto riguarda i risultati. Siamo consci della responsabilità che abbiamo e quindi dobbiamo gestire questi momenti, senza farci condizionare dai risultati e credere in quello che stiamo facendo infondendo fiducia nei nostri ragazzi che riteniamo in grado di invertire il cammino.
Se non si commettessero errori le partite finirebbero 0-0. Vorremmo essere più cinici dal punto di vista offensivo ed evitare le disattenzioni difensive. Ora dobbiamo concedere il meno possibile e far sì che gli avversari per avere un’occasione debbano produrre tantissimo. Noi siamo stati leggeri contro Genoa e Cagliari e l’abbiamo pagato. Dobbiamo lavorare sulle nostre qualità perché siamo adatti per questa categoria. Sulla fase offensiva si può lavorare con più facilità, l’obiettivo è dare il meglio possibile quotidianamente: quello che si produce si raccoglie. Questo è il momento in cui si fa la differenza. Abbiamo una società che ci sostiene, come noi sosterremo i nostri ragazzi.
L’esperienza ci deve dare la possibilità di capire che anche se siamo formati fisicamente, non lo sono come età. Questo è un anno importante per noi e per tutti, quindi sentono il peso di questa cosa. Devono avere più a mente le cose che stanno facendo bene, lavorando sul campo su quello che stanno sbagliando. Hanno 17 e 18 anni con quello che ne consegue».