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·8 luglio 2024
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Nella conferenza stampa di presentazione di Baroni il presidente Lotito ha fatto il punto sulla Lazio: “Non c’è un ridimensionamento ma una riorganizzazione. La scelta di Baroni è stata pensata e voluta”.
“Ripartiamo con una nuova filosofia: chi merita gioca, chi non merita sta fuori. Chi vuole restare ce lo deve dimostrare con i fatti. Luis Alberto era stato accontentato in tutto e ha deciso di andare via, l’agente di Kamada aveva chiesto 2,5 milioni per rinnovare di un anno”
“Il calcio è cambiato, qualcuno lo dimentica: in passato si cercava di avere le bandiere, ma oggi purtroppo non ci sono più. Forse sono stato uno degli ultimi a volere dei punti di riferimento certi, poi alla fine alcune scelte sono state fatte dagli stessi giocatori che non sono legate a diatribe con la società, ma a interessi economici”.
Alla base della scelta di Baroni c’è una nuova logica: “Abbiamo deciso di ripartire da una logica basata sulla professionalità e da allenatore che non corra dietro alle teorie ma alla pratica: chi merita gioca, chi non merita non gioca. Nello scorso campionato la mancata applicazione di questa situazione ha determinato l’avvicendamento dei due allenatori. E qui chiarisco una volta per tutte: Sarri e Tudor non hanno avuto alcun problema con la società, anzi, ci hanno posto di fronte alla considerazione che stiamo facendo dall’inizio di questa stagione. Ci hanno detto che i giocatori devono mettersi al servizio del club, non il contrario. E questo significa che bisogna premiare il merito.”
“Vogliamo una squadra organizzata, efficiente, propositiva, che faccia spettacolo. I giocatori devono scendere in campo mostrando il loro impegno”. Lotito fa un’ulteriore passaggio sulla stagione 23/24: “Volevo chiarire che la Lazio lo scorso anno non ha fallito: siamo in Europa League, ma al di là di questo ha perso con le squadre meno attrezzate. Non era un problema di potenzialità della squadra, ma di spogliatoio, di testa, di capacità di mettersi in discussione. Questo ha portato alle dimissioni di Sarri e poi di Tudor.”
“Vogliamo riportare al centro del progetto l’interesse per la Lazio: chi vuole stare qui ce lo deve dimostrare con i fatti, chi vuole andarsene può farlo ma alle condizioni del club. Non siamo andati a prendere giocatori da Serie B, come dice qualcuno. Abbiamo una forte sinergia con Baroni, che è una persona con delle qualità morali ineccepibili e con delle qualità tecniche che dimostrerà con i fatti. Sono convinto che farà bene e avrà con la squadra un rapporto completamente diverso”.
“Faremo quello che dovremo fare per allestire una squadra competitiva. Lo era anche l’anno scorso, non lo è stato di testa e di spogliatoio. E questo è stato dimostrato da alcuni soggetti che hanno deciso di abbandonare la nave nonostante avessimo rispettato tutte le loro richieste. Mi è dispiaciuto solo per Felipe Anderson che ha fatto una scelta di vita, ha preferito tornare in Brasile nonostante la nostra proposta fosse super competitiva come da lui riconosciuto”.
In chiusura una battuta su Luis Alberto e Kamada: “Luis Alberto ha chiesto il rinnovo del contratto, gli è stato concesso, ha avuto tutti i soldi che voleva, poi vinciamo la partita con la Salernitana e se ne è uscito in quella maniera. Perché sapeva che si trovava in una situazione di difficoltà. Kamada era un giocatore che noi avevamo scelto, ma il procuratore aveva chiesto 2,5 milioni per rinnovare di un altro anno. Ma io devo fare gli interessi della società”.
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