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·10 luglio 2025
Lazio: l'ex portiere Luca Marchegiani racconta la sua esperienza nelle aquile

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·10 luglio 2025
Luca Marchegiani è una figura molto importante nel mondo biancoceleste, infatti, ha vestito la maglia delle aquile dal 1993 al 2003 e per ben sette stagioni ha ricoperto il ruolo di portiere titolare. Con lui in squadra la Lazio è riuscita a conquistare 2 Coppe Italia, un Campionato Italiano, 2 Supercoppe Italiane, ma non solo, si contano anche una Coppa delle Coppe ed una Supercoppa UEFA. Riguardo il lungo periodo trascorso alla Lazio e al Torino Marchegiani si è espresso ai microfoni di Lazio Style Channel.
Sono veramente contento di essere tornato perché era da un po' di anni che mancavo e Formello ha cambiato faccia. Era bello anche prima, io sono molto legato a quegli anni e a quei ricordi però adesso è veramente una struttura di altissimo livello.
Ho vinto la Coppa Italia con il Torino il finale contro la Roma, perciò è stata una buona credenziale. I primi anni al Torino sono stati molto importanti perché era un portiere molto sconosciuto che veniva da un calcio di Serie C ed un anno non da protagonista nel Brescia in B e sono uscito che ero uno dei due portieri della Nazionale, perciò devo tanto al Torino da questo punto di vista perché è la squadra che mi ha formato sia come giocatore che come un uomo, perché sono stati anni di crescita importantissima però le soddisfazioni vere le ho avute alla Lazio.
Abbiamo cominciato con delle difficoltà, si vedeva che era una squadra che sarebbe cresciuta negli anni perché gli sforzi economici erano importanti, la ricerca dei calciatori era giusta perché si era puntato su giocatori giovani ma con un sicuro avvenire. Non mi piace parlare del passato come se fosse un calcio migliore rispetto a questo ma in quell'epoca guadagnare posizioni nella gerarchia del calcio italiano era molto difficile perché molte squadre avevano l'egemonia sui risultati e sul mercato, perciò non era facile competere con le Big dell'epoca anche sull'acquisto dei giocatori sposavamo come si dice adesso questo progetto ma in noi che venivamo qua e sposavamo questo progetto c'era la sensazione che sarebbe arrivato qualcosa di buono, perché c'erano tutte le condizioni. Io quando sono arrivato eravamo in un campo a Tor di Quinto a Corso Francia, in mezzo al traffico, un campo solo da gestire durante l'anno, sia quando pioveva che quando faceva caldo, era praticamente inesistente ma quella era la struttura dell'epoca e adesso siamo qua.
Citare qualcuno mi dispiacerebbe far torto ad altri, in realtà sono uno che si lega molto alle persone e alle situazioni però non può non venirmi in mente Manzini, Doriano, Mario Cicala poi non citando qualcuno che magari mi dimentico faccio un torto a persone che hanno dato tutto ciò che avevano per far sì che il club crescesse e che noi giocatori avessimo le condizioni migliori e c'è stato anche da parte loro questo viaggio da una realtà che pochi anni prima era in Serie B e poi ha dovuto adeguarsi ad un certo livello e a quella che poi è diventata la Lazio. Io ho parlato di chi lavorava all'interno del club però per me Zoff è stato una persona importantissima, ci sono stati allenatori importantissimi per quello che è stata la mia esperienza.
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