Lazio: La Corsa al Posto da Titolare tra Castellanos e Dia, una Rivalità Senza Coppe Europee | OneFootball

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·22 luglio 2025

Lazio: La Corsa al Posto da Titolare tra Castellanos e Dia, una Rivalità Senza Coppe Europee

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Lazio, Castellanos e Dia si preparano ad una stagione da “avversari”: un posto solo per l’attacco e senza coppe europee le occasioni saranno meno

La corsa per la maglia di centravanti titolare nella Lazio è solo all’inizio, e si preannuncia serrata. Maurizio Sarri ha bisogno di uno “stoccatore”, non solo di un “manovratore”, e la scelta ricadrà su uno tra Taty Castellanos e Boulaye Dia. I due vivranno una stagione da “rivali” dopo essere stati, in un certo senso, partner nel 4-2-3-1 di Baroni, condividendo le responsabilità offensive. Con il cambio di modulo di Sarri, che prevede un posto in più a centrocampo e uno in meno in attacco, i numeri dei centravanti dovranno migliorare a prescindere da chi verrà scelto come attaccante di riferimento. Non basterà il bottino della scorsa stagione, ci sarà la necessità di incrementarlo. Soltanto uno tra il Taty e il senegalese troverà spazio nella formazione titolare.

La mancanza delle coppe europee renderà il duello ancora più serrato, poiché le occasioni per giocare saranno ridotte. Presto il Comandante prenderà una decisione, e fino a quel momento i due si contenderanno il posto cercando di convincere il tecnico. La scelta si baserà sul rendimento estivo, sui segnali lanciati negli allenamenti del ritiro e sui numeri dell’anno scorso. Castellanos ha chiuso con quattordici gol totali, capocannoniere della Lazio insieme a Pedro (ma con un minutaggio maggiore): dieci reti in Serie A, le altre quattro in Europa League. Dia, pur muovendosi in posizione avanzata solo in caso di infortunio del compagno, ha comunque siglato dodici reti (nove in Serie A e tre in Europa League). Con la Salernitana, nella sua prima stagione in Italia, ne aveva siglati sedici in trentatré presenze, spingendo la Lazio all’acquisto. La sua esperienza in granata si era poi complicata per i rapporti incrinati con la dirigenza. La preparazione in corso è una “concorrenza in continua evoluzione”. La Lazio ha bisogno di almeno un “cannoniere”, non di centravanti che “sparino a salve”.

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