Lazio, Baroni: «La sconfitta è colpa mia. Il problema è stato la testa, non può succedere» | OneFootball

Lazio, Baroni: «La sconfitta è colpa mia. Il problema è stato la testa, non può succedere» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcionews24

Calcionews24

·16 dicembre 2024

Lazio, Baroni: «La sconfitta è colpa mia. Il problema è stato la testa, non può succedere»

Immagine dell'articolo:Lazio, Baroni: «La sconfitta è colpa mia. Il problema è stato la testa, non può succedere»

Le parole di Marco Baroni, allenatore della Lazio, nel post partita della sfida di Serie A contro l’Inter. Tutti i dettagli in merito

Marco Baroni ha parlato a Dazn nel post partita di Lazio-Inter di Serie A.

RIGORE CONCESSO – «Parlo della partita. Sono dispiaciuto per la squadra e per i tifosi. Mi assumo la responsabilità della sconfitta. Abbiamo fatto anche bene 40 minuti, ma non è sufficiente. La squadra ha ceduto dal punto di vista nervoso, ci siamo disuniti, concedendo cose che non puoi concedere. Vuol dire che non sono stato bravo nel gestire la situazione dal punto di vista emotivo. Ho parlato alla squadra, ora c’è da lavorare e da ripartire».


OneFootball Video


SBANDATA DOPO IL PRIMO GOL – «Non vuol dire, non deve accadere, non può accadere. Potrei stare qui a parlare delle situazioni poco fortunate, compreso il 3-0. Ma la squadra non può disunirsi così. Mi dispiace, lo abbiamo fatto perdendo dal punto di vista nervoso. Magari c’è stanchezza, ma la squadra non può disunirsi così. Mi assumo la responsabilità, sono certo che sia un incidente di percorso contro una grande squadra a cui non puoi concedere questi spazi».

STRUTTURA DEL CENTROCAMPO – «Quando giochiamo con un giocatore offensivo tra le linee la squadra crea situazioni importanti, anche con la mobilità degli esterni. Quando vi ho detto del cedimento dal punto di vista nervoso è perché abbiamo tante partite, ma non si possono perdere così le distanze. Io devo ricondurre a questo per forza, è la prima volta che avviene e non lo puoi fare con una squadra che ruba palla e arriva in porta. Non c’è modulo in questa maniera, la squadra non era centrata nelle distanze. Solitamente non lo facciamo, è il motivo per cui riusciamo a tenere anche quattro giocatori offensivi».

Visualizza l' imprint del creator