Calcionews24
·17 giugno 2025
Lautaro Martinez: «Dopo la finale non ho parlato per 5-6 giorni, ancora adesso non mi spiego come sia stato possibile»

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·17 giugno 2025
Lautaro Martinez, capitano dell’Inter, ha rivelato tutta la sua amarezza per la recente sconfitta nella finale di Champions League contro il PSG, definendola un’esperienza ancora difficile da digerire. In un’intervista a La Gazzetta dello Sport, ha confessato di non aver parlato per 5-6 giorni dopo quella notte, sopraffatto dalla delusione: «Ho la tristezza addosso, non riesco a spiegarmi come sia stato possibile perdere in quel modo». Il peso di quella disfatta resta, anche a distanza di settimane.
Ora però l’Inter guarda avanti: nella notte italiana di mercoledì 18 giugno affronterà il Monterrey al debutto nel Mondiale per Club. Sarà la prima gara ufficiale dopo Monaco, un’occasione importante per rialzarsi e iniziare un nuovo capitolo. Lautaro si prepara a guidare i nerazzurri con spirito di rivalsa, deciso a trasformare la frustrazione in motivazione per una competizione mai disputata prima dal club. Di seguito le sue parole.
SPIEGAZIONI DEL KO – «Dobbiamo voltare pagina e non pensare a quello è successo. Non mi spiego come sia stato possibile perdere in quella maniera un’opportunità così grande”, ha provato a spiegare il capitano interista in relazione alla finale di Champions persa per 5-0 contro il PSG».
I PRIMI CONTATTI CON CHIVU – «Ci siamo sentiti al telefono, ancora prima di trovarlo qui. Abbiamo parlato a lungo, mi ha raccontato le sue idee di lavoro. E mi piacciono, mi trova d’accordo, la pensiamo alla stessa maniera. Ho capito e visto in lui la voglia di vincere, è un uomo che la mia stessa mentalità”.”È importante respirare un po’ di aria fresca. È bello fare cose diverse con il nuovo allenatore, anche se i concetti non sono poi così diversi da Inzaghi. Però qualcosa cambierà, soprattutto sul pressing durante le partite. È ancora presto, è passato poco tempo ma stiamo lavorando per questo. Sarà fondamentale per noi capire in fretta quel che ci chiede Chivu».
LA RICHIESTA AI COMPAGNI – «Come Chivu, anche io ho parlato con i miei compagni. E ho chiesto loro di essere forti di testa, ho spiegato che serve un ultimo sforzo prima di andare in vacanza, un ultimo pezzettino di strada da percorrere per continuare a crescere».
REAZIONE DOPO LA SCONFITTA – «Ero triste, difficile andare a fondo sui motivi, io ci ho messo 5-6 giorni a parlare, volevo spiegare alla mia gente. Quella notte non ci è riuscito niente e a loro tutto: non siamo stati noi, non siamo stati squadra. È il calcio. E ora però dobbiamo andare avanti, non c’è altra possibilità, anche se nella testa certo resta tutto. Ho la tristezza addosso per non essere riuscito ad alzare nessun trofeo in questa stagione. Ma se mi volto indietro non posso dire che sia stata una stagione negativa. E questo deve darci la spinta per ripartire con la voglia di sempre».
IL MONDIALE PER CLUB – «Siamo l’Inter, siamo una squadra matura, vogliamo sempre arrivare in alto. Questo Mondiale vogliamo giocarcelo tutto. E io ho il desiderio di mettere tutta l’energia possibile per aiutare la squadra. Non c’è più spazio per voltarsi indietro».