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·24 aprile 2025

Lautaro Inter, stanco e impreciso: la squadra ad immagine e somiglianza del proprio capitano

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Lautaro Inter, stanco e impreciso: la squadra ad immagine e somiglianza del proprio capitano. L’analisi della Gazzetta dello Sport

Lautaro Martinez costretto agli straordinari e si vede: lo dimostra la sua prova incolore di ieri in Inter Milan. La Gazzetta dello Sport analizza il momento della squadra che rispecchia quello del proprio capitano, rimasto “da solo” a reggere il peso dell’attacco per via dell’infortunio di Thuram.

LAUTARO INTER – «Lautaro dà, Lautaro toglie. A Lautaro ci si appende nella buona e nella cattiva sorte. Da sempre funziona così all’Inter “Lautarocentrica”, costruita a immagine e somiglianza del proprio capitano costretto a stare in campo sempre e comunque. Il Toro, più degli altri, è costretto ad andare oltre la stanchezza e oltre le difficoltà: l’infortunio del gemello Thuram gli ha pure tolto la spalla preferita, ma anche il collega con il quale l’argentino si sarebbe potuto alternare nelle due partite dopo la gloria contro il Bayern. Non è certo un caso che i nerazzurri, in forma diversa, le abbiano “toppate” entrambe. Eppure, ieri Lautaro avrebbe avuto l’occasione di far male al Diavolo, incubo di questa stagione, e tenere viva la speranza tripletista. La palla sembrava apparecchiata per ripetere lo stesso gesto tecnico sublime mostrato all’Allianz Arena: dopo una sponda di testa di Taremi, unica cosa accettabile fatta dal fantasma iraniano in tutta la partita, il Toro ha colpito d’esterno, ma non con la stessa precisione bavarese. La palla non è andata nel sette, ma stavolta è volata in alto assieme ai sogni di tris nerazzurro […].


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Sarà possibile titolare anche contro la Roma domenica dopo pranzo e, soprattutto, in Catalogna il mercoledì successivo: al Barça il 10 nerazzurro ha già fatto male in una stagione in cui è poi arrivato a giocarsi una finale di Champions. Rimarranno i rimpianti per l’errore non da lui sotto la porta di Maignan, ma nessuno all’Inter potrà mai rimproverare niente all’argentino, ieri generoso nel tentativo di “rompere” il muro rossonero».

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