Calcio e Finanza
·10 giugno 2025
L'ascesa degli scarpini da calcio personalizzati nel calcio italiano

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·10 giugno 2025
In tempi recenti il calcio italiano e internazionale ha assistito ad un silenzioso ma visibile cambiamento. Stiamo parlando degli scarpini personalizzati, sempre più in voga tra i giocatori di prima categoria e amati anche da coloro che praticano questo sport a livello dilettantistico. Le classiche scarpe nere con i laccetti bianchi, in grado di segnare un’epoca nel secolo scorso, sono ormai nelle teche dei musei.
Al loro posto il mondo del pallone ha assistito all’ascesa di scarpini sgargianti, con grafiche uniche e dettagli personalizzati che, tra identità, moda e tecnologia, raccontano la storia di chi li indossa.
Nel calcio moderno, l’immagine è diventata importante quanto la prestazione sul campo. Un tempo erano le maglie (provviste immancabilmente di cognome e numero) a rappresentare il segno distintivo di un calciatore. Oggi anche gli scarpini giocano un ruolo fondamentale nel delineare l’identità di un atleta. I principali brand sportivi concedono ai giocatori professionisti e non solo la possibilità di personalizzare totalmente il proprio paio di scarpini con nome, numero, stemma, iniziali, messaggi personali e tanto altro.
Nel panorama italiano giocatori di spicco come Federico Chiesa, Rafael Leão e Paulo Dybala sono solo alcuni dei volti noti che sfoggiano scarpini unici, quasi sempre disegnati su misura da artisti o creati attraverso partnership con i brand di riferimento. Ma non sono solo le star a volere un prodotto fuori dal mercato. Anche nei settori giovanili e nei dilettanti, la personalizzazione è diventata una vera e propria tendenza.
La personalizzazione degli scarpini si inserisce in un contesto più ampio in cui lo sport, la moda e il marketing si intrecciano. I calciatori sono ormai influencer a tutti gli effetti, con milioni di follower sui social: di conseguenza ogni dettaglio del loro outfit può trasformarsi in un fenomeno virale. Gli scarpini, in questo senso, sono diventati un elemento comunicativo quasi imprescindibile per le star del football.
Nel 2023 Mario Balotelli ha attirato l’attenzione dei media indossando un paio di scarpini dorati con la scritta “Why always me?”, una citazione iconica del suo passato in Premier League. Simili iniziative generano visibilità, sia per il giocatore che per il brand, diventando operazioni di marketing vincenti per ambedue le parti.
I marchi investono pesantemente in limited edition e collaborazioni esclusive. Le scarpe da calcio Adidas ad esempio sono state adattate a icone del calcio italiano come Alessandro Del Piero o Francesco Totti, non senza con dettagli che richiamano la loro brillante carriera.
Gli scarpini personalizzati sono anche frutto di studi tecnologici avanzati che mirano a migliorare la performance. Materiali leggeri, tomaie sagomate sul piede del giocatore, grip migliorato per il controllo di palla: ogni dettaglio può essere customizzato per adattarsi allo stile di gioco del singolo atleta.
Alcuni calciatori professionisti di Serie A lavorano a stretto contatto con i tecnici dei brand per ricavare modelli che rispondano perfettamente alle proprie esigenze fisiche. Parliamo, in soldoni, di un vero “sarto digitale dello sport” capace di coniugare estetica e funzionalità.
In questo contesto sta emergendo una nuova figura professionale: il customizer. Ovvero artigiani, designer o artisti digitali che realizzano scarpini personalizzati su richiesta. In Italia, realtà come Sark Custom Boots o Kickoff Studio stanno guadagnando sempre più attenzione tra i calciatori che vogliono distinguersi in campo.
La richiesta è in crescita vertiginosa. C’è chi vuole celebrare un momento importante della propria carriera, chi desidera rendere omaggio alla propria famiglia o al proprio paese d’origine, chi semplicemente ama farsi notare. I customizer includono anche servizi di personalizzazione per scarpe “replica” accessibili a tutti, rendendo questo fenomeno popolare tra i milioni di appassionati.
Dietro ogni paio di scarpini fatti su misura si cela quasi sempre una narrazione predefinita. I colori scelti, le frasi scritte, i simboli raffigurati raccontano storie di sacrificio, passione, radici culturali. Per molti calciatori, le scarpe sono il primo mezzo con cui raccontano chi sono, prima ancora di toccare il pallone.
Un esempio emblematico è quello di Lorenzo Insigne, ai tempi centravanti del Napoli: durante una partita con la Nazionale ha indossato scarpini con i nomi dei figli, segno di un forte legame personale e familiare. Pure giovani promesse della Serie B e della Serie C cominciano a utilizzare questi strumenti per emergere, poiché il fenomeno sta macinando appeal anche nelle categorie inferiori.
Con la continua evoluzione del calcio verso forme sempre più ibride tra spettacolo, identità e tecnologia è probabile che la tendenza della personalizzazione continui a diffondersi. I brand stessi stanno investendo in piattaforme digitali che permettono di disegnare il proprio modello online, rendendo l’esperienza fruibile per i semplici amatori.
La personalizzazione degli scarpini non è più un mero vezzo da star; è un’espressione d’identità, una scelta tecnica e anche un investimento emotivo. Nel calcio italiano, così legato alla tradizione ma sempre più aperto all’innovazione, questi scarpini “parlanti” stanno scrivendo una nuova pagina della cultura sportiva.