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Saverio Grasselli·2 febbraio 2024
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Saverio Grasselli·2 febbraio 2024
Joan Laporta senza filtri nell’intervista a El món a RAC1. Tanti i temi affrontati dal presidente del Barcellona, da Xavi alla Superlega: “La Superlega può esistere dalla prossima stagione, ovvero dal 2025-26. Altrimenti ci penserò. Che arrivino o meno gli inglesi non mi interessa”.
“Oltre a Barça e Madrid ci sarebbero le italiane: Inter, Milan, Napoli e Roma. Anche squadre francesi come l’Olympique Marsiglia, e le tre portoghesi, Sporting, Benfica e Porto, che sarebbero felicissime di venire. E ci sono gli olandesi (Ajax, Feyenoord e PSV) e i belgi di Bruges e Anderlecht. Sarebbe meglio una competizione tra 16 squadre”.
In risposta alle dichiarazioni del presidente del Barcellona, la Roma ha pubblicato ufficiale in cui ribadisce la posizione già espressa dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea: “La Roma conferma di non appoggiare in nessun modo alcun tipo di progetto riconducibile alla cosiddetta Superlega”.
Laporta, poi, ha anche parlato della situazione Xavi e del suo erede sulla panchina blaugrana: “Xavi? Se in panchina non ci fosse stato lui, avrei già esonerato l’allenatore. Lui non lo merita e quindi non lo licenzierò. La sua decisione la accettiamo e rispettiamo, abbiamo una struttura sportiva preparata per qualsiasi emergenza. Il suo erede deve essere deciso da Deco. Chi arriva deve avere un certo livello, a meno che non prendiamo una decisione più creativa. Rafa Márquez? Non posso escluderlo. Hansi Flick? Dovresti chiedere a Deco”.