L'AD della Serie A De Siervo: «Pirateria? Se paghiamo, tutti pagheremo meno» | OneFootball

L'AD della Serie A De Siervo: «Pirateria? Se paghiamo, tutti pagheremo meno» | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: Calcio e Finanza

Calcio e Finanza

·3 ottobre 2024

L'AD della Serie A De Siervo: «Pirateria? Se paghiamo, tutti pagheremo meno»

Immagine dell'articolo:L'AD della Serie A De Siervo: «Pirateria? Se paghiamo, tutti pagheremo meno»

Il tema della pirateria è stato uno dei protagonisti nella serata di ieri a Milano durante il Forbes Sport & Innovation Forum. A intervenire nel merito anche l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo.

«Stiamo parlando di un tema di abitudini, questo è un Paese che purtroppo si differenzia per abitudini pessime – ha commentato De Siervo –. Quella della pirateria è qualcosa di veramente sbagliato perché in questa maniera stiamo distruggendo il calcio e indebolendo quindi lo sport, perché i soldi che arrivano dal CONI sono una parte di quello che è il gettito fiscale che generano tutti gli sport in Italia. Depotenziando il calcio si depotenzia anche tutta la catena della FIGC, in particolare le leghe minori ma anche tutto il resto».


OneFootball Video


«Sono spesso dei colletti bianchi come noi che hanno un po’ come il vezzo di  fruire illegalmente di un contenuto e questo distrugge tutto il mondo audiovisivo. Che vi piaccia o no, il calcio ha un costo e questo viene pagato dai ricavi e che arrivano, anche dal pubblico. Quindi il rispetto che dobbiamo al pubblico è di trattare questo prodotto come se fosse nostro figlio», le parole dell’ad della Lega Serie A.

Sul caso ultras: «Questa è la settimana degli stadi, come avete letto, quindi avere la forza di andare in profondità, di bonificare le curve, di rendere gli stadi dei posti aperti alle famiglie, di consentire di passare non soltanto le due ore legate strettamente alla partita, ma consentire come in qualunque altro stadio in tutto il mondo di poter stare un’ora e mezzo prima, un’ora dopo. La cosa più divertente dello stato del Paris Saint Germain è che in realtà la zona dell’hospitality prosegue per altre due ore. E quindi non è che nessuno ti allontana o ti accompagna alla porta ma in realtà l’obiettivo è di stare insieme anche dopo».

«Questa modalità la possiamo recuperare e tutto questo sono risorse che vanno insieme con quelle che speriamo di recuperare progressivamente dalla pirateria, tutte le nostre stime arrivano a individuare in 300 milioni di euro all’anno il deficit legato al mondo della pirateria, il danno che produce al sistema – ha continuato De Siervo –. Di questa parte non tutta sarà recuperabile evidentemente, ma l’obiettivo è quello di recuperare una parte. Il nostro è un paese complicato che è stato gestito, da questo punto di vista, in maniera incivile fino a pochi mesi fa. Questo Parlamento ha avuto il privilegio per una volta di fare la cosa giusta. Hanno votato all’unanimità una legge importante sia alla Camera che al Senato: abbiamo la prima legge al mondo forte nei confronti della pirateria».

«Abbiamo una piattaforma che è Piracy Shield che è gestita dalla autorità per le comunicazioni che è in grado su segnalazione anche nostra di poter intervenire e in alcuni minuti il sito pirata viene spento. Ma come sempre la battaglia tra guardie e ladri è infinita, i padri superano le regole quindi sono sempre un passo avanti e per questo motivo in queste ore sempre alla Camera sta passando un altro provvedimento che inasprisce le pene e crea degli automatismi su determinati reati nei confronti anche di quei poli industriali che in qualche modo facilitano la fruizione dei contenuti pirata. La tecnologia è a supporto del mondo dello sport è anche il più grande nemico. Quindi non ci perdiamo d’animo, la battaglia è soltanto agli inizi. Il nostro è un Paese che investe più degli altri, è stato capace di avere un quadro normativo di riferimento. Il tentativo è cercare di ottenere che chi usufruisce di un contenuto lo paghi un prezzo giusto. Se paghiamo tutti pagheremo evidentemente meno».

«L’obiettivo è proprio quello di cercare di responsabilizzare tutti perché è un fatto di attitudine, di abitudine. Tenete conto che tutte le volte che consumate un contenuto di qualsiasi tipo lasciate, come dire, una firma digitale che vi lega a quel contenuto. Ormai le autorità sono in grado di rintracciarle, noi sappiamo perfettamente chi si è collegato a quale sito. La battaglia non si ferma, è una battaglia senza quartiere che non è fatta per noi ma per chi ci seguirà, perché il fatto è di mettere all’interno del sistema un meccanismo giusto: il calcio e lo sport in generale hanno bisogno di risorse. Il costo è pari a un caffè al giorno, se è una passione che ci soddisfa, forse non stiamo chiedendo la luna», ha concluso De Siervo.

Visualizza l' imprint del creator