La vera storia delle lacrime di Jong Tae-Se ai Mondiali del 2010 | OneFootball

L’uomo che in Corea del Nord era conosciuto come ‘Il Rooney del Popolo”.

Sino al 15 giugno 2010 il calciatore nordocoreano più famoso al mondo è stato Pak Doo-Ik, l’uomo che ai Mondiali del 1966 segnò il gol che permise alla Corea del Nord di battere 1-0 l’Italia e raggiungere i quarti di finale.

Da quel giorno in poi, invece, quel titolo è proprietà di Jong Tae-Se, attaccante classe 1984 che nel giorno del debutto della sua nazionale ai Mondiali in Sudafrica contro il Brasile venne inquadrato mentre piangeva a dirotto nel corso dell’esecuzione dell’inno.

Le lacrime di Jong Tae-Se fecero il giro del mondo, così come il presunto motivo che si celava dietro quel gesto. Secondo le prime ricostruzioni, infatti, l’attaccante piangeva perché quattro giocatori della Corea del Nord (il portiere Kim Myong-won, l’attaccante An Chol-hyok e i centrocampisti Kim Kyong-il e Pak Sung-hyok) erano scappati dal ritiro della nazionale per chiedere asilo politico.

Qualche mese dopo fu lo stesso Jong Tae-Se a chiarire la dinamica: “I miei genitori e il mio ex allenatore erano seduti in tribuna a guardare la mia prima partita in Coppa del Mondo: era un sogno che diventava realtà. La commozione mi ha sopraffatto. Anche perché era un risultato difficile da raggiungere giocando con la Corea del Nord.

Sono molto orgoglioso di aver partecipato ad una Coppa del Mondo però mi vergogno di quelle lacrime. È sempre imbarazzante quando un uomo piange in pubblico. So che le mie emozioni e i miei sentimenti hanno impressionato il pubblico ma io mi vergogno di aver pianto”.

Dopo quel Mondiale, che la Corea del Nord chiuse con 0 punti e un solo gol fatto, Jong Tae Se sbarcò in Europa, in Germania per la precisione dove giocò con Bochum e Colonia, collezionando anche 5 presenze in Bundesliga.

La sua ultima partita in Nazionale risale al 2011 (15 gol in 33 partite) mentre oggi gioca in Giappone con la maglia del Shimizu S-Pulse.