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·26 maggio 2025
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È terminato il campionato e, dopo la sbornia della parata Scudetto del Napoli, è tempo di bilanci. Quali sono stati i migliori interpreti della Serie A? Opta ci dà la sua formazione ideale, basata su dati statistici.
Ecco l'XI ideale della Serie A 2024/25 secondo Opta, schierata in un 3-4-3.
Tra i pali della formazione ideale di questa Serie A la scelta non può che ricadere su Mile Svilar: il portiere serbo è stato senza alcun dubbio il miglior interprete della Roma di Ranieri, che ha basato la sua incredibile rimonta in classifica sulla sicurezza fornita dal suo estremo difensore.
Se Buongiorno è stato sicuramente uno degli innesti più importanti per il Napoli in questa stagione, i suoi infortuni hanno voluto dire che Conte ha dovuto più spesso fare affidamento sul difensore kosovaro. Fiducia ben riposta, viste le ottime performance difensive dei partenopei.
Un altro dei pilastri della difesa della Roma di Ranieri: Evan Ndicka non è mancato nemmeno un minuto nella Serie A di quest'anno, partendo titolare in tutte e 38 le partite senza mai essere sostituito.
L'Inter ha dovuto arrendersi al Napoli nella corsa allo Scudetto anche per via di una difesa meno solida rispetto allo scorso anno. Un aspetto che non ha però impedito ad Alessandro Bastoni di brillare e confermare il proprio valore nelle retrovie nerazzurre.
La stagione di Riccardo Orsolini sarà sempre legata a quella rovesciata, che ha sgambettato l'Inter nella sua corsa al titolo. Sarebbe però sbagliato limitarsi a questo: l'ala destra del Bologna ha contribuito all'ottima stagione dei felsinei segnando 15 reti e servendo 5 assist, il tutto nonostante abbia dovuto saltare ben 8 partite.
Se il terzo posto può essere considerato una delusione rispetto a quelli che erano i presupposti a inizio stagione, non si può negare il grande valore della stagione dell'Atalanta. Un giocatore in particolare si è distinto: Éderson è stato un centrocampista totale.
C'è stato veramente poco da salvare nella turbolenta stagione del Milan, ma il primo nome che viene alla mente è quello di Tijjani Reijnders. Quale che fosse l'allenatore, quale che fosse la sua posizione in campo (mediano o trequartista), l'olandese ha saputo farsi sentire, e il fatto che sia andato in doppia cifra di marcature (peraltro servendo 5 assist) è stato un contributo vitale per il Milan.
Ovviamente il suo nome non poteva mancare: Scott McTominay è stato l'MVP della Serie A, ha avuto un impatto impagabile sul Napoli e non solo a livello di marcature (per quanto 12 gol e 6 assist sarebbero sufficienti a descrivere una stagione straordinaria per un centrocampista).
Se Maradona è stato l'uomo simbolo dei primi due Scudetti, Kvaratskhelia quello del terzo, "McFrat'm" è senza dubbio l'uomo del quarto e l'ha suggellato nel migliore dei modi: con lo spettacolare gol che è valso il titolo.
Sesto posto e Conference League per la Fiorentina di Palladino: una stagione tutto sommato positiva per i Viola, soprattutto per un aspetto. Moise Kean ha dimostrato le sue capacità da centravanti dopo i tanti dubbi sulle sue qualità, e le 19 reti segnate gli sono valse il titolo di vice-capocannoniere.
Solo un giocatore è riuscito a segnare più di Kean: si tratta di Mateo Retegui, l'italo-argentino dell'Atalanta, che a Bergamo è esploso facendo valere il suo istinto per il gol e andando a segno per ben 25 volte. Buone notizie per la Nazionale, oltre che per la squadra di Gasperini.
Quando non c'è stato, si è sentito, e anzi, resterà sempre il rammarico di quelle due partite contro Bologna e Roma in cui l'Inter si è vista scivolare di mano lo Scudetto in assenza di Marcus Thuram. In una stagione in cui Lautaro non è riuscito a segnare come al solito e in cui è mancato l'apporto delle riserve, il francese è stato il principale terminale offensivo dei nerazzurri.
Ed eccola schierata in campo, la formazione ideale della Serie A 2024/25 secondo i dati statistici Opta.
📸 Francesco Pecoraro - 2025 Getty Images