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·23 maggio 2022
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·23 maggio 2022
È calato il sipario sulla Serie A 2021/22 ed è arrivato il tempo di decidere quali sono stati i migliori giocatori del campionato. Noi, redazione di Kickest, abbiamo basato le nostre scelte sulle statistiche e sull’importanza dei calciatori all’interno delle relative squadre, cercando di ipotizzare un modulo dove schierare tutti. Abbiamo selezionato un 3-4-3, allenato, solo per gioco, dal miglior allenatore della Serie A appena conclusa: Stefano Pioli.
Mike Maignan (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
Leggere clean sheet affianco al nome di Mike Maignan è stato una costante durante tutto l’anno: nelle 32 presenze di campionato, ha mantenuto la porta inviolata 17 volte. Nessun altro portiere di Serie A ne ha collezionate di più e tra quelli titolari è quello che subisce meno gol nell’arco di 90 minuti (0.66 P90). Oltre alle parate, è risultato decisivo il suo lavoro con i piedi, tanto da essere uno dei tre portieri ad aver fornito un assist in stagione.
Milan Skriniar (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Anche quest’anno finisce nella nostra Top XI per la sua capacità di essere, nuovamente, protagonista e leader della sua Inter: è il giocatore di movimento che ha accumulato più minuti in campo di tutti nei nerazzurri (quarto in assoluto in A), ha intercettato e recuperato poco meno di 200 palloni, 47 tackle e sole tre ammonizione refertate. A condimento di ciò, tre gol, tutti di testa. Certezza assoluta.
Gleison Bremer (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)
Il Torino è la squadra che ha subito meno tiri da situazioni di Open Play: facile se a difendere la porta c’è Gleison Bremer. Considerando solo i difensori di Serie A, è primo per quanto riguarda intercetti, palloni recuperati, contrasti vinti e duelli aerei vinti. Tradotto: un muro. E infatti il premio di miglior difensore della Lega Serie A non poteva che andare a lui. I tre gol stagionali fanno solo da contorno a questi numeri difensivi.
Fikayo Tomori (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Una delle chiavi della seconda parte della stagione rossonera risiede sicuramente nella crescita del reparto arretrato, all’interno del quale Tomori è stato protagonista e leader indiscusso. Con la sua dinamicità, atletismo e capacità di lettura, assieme al più giovane Kalulu, ha permesso un’interpretazione innovativa, spregiudicata ma efficace della fase difensiva. Rottura della linea, aggressione nella metà campo avversaria, uno-contro-uno continui. Una presenza costante ed affidabile nella miglior difesa del campionato.
Nahuel Molina (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
Doveva essere l’anno della consacrazione ed effettivamente lo è stato. Nahuel Molina chiude la stagione nel migliore dei modi e lo fa risultando il miglior marcatore tra i difensori, oltre a due assist. Corsa e qualità al servizio dell’Udinese, che con l’arrivo di Cioffi ha permesso a Molina di esprimersi al meglio delle proprie potenzialità. Su di lui è ormai noto l’interesse di tante big: probabilmente adesso è pronto al definitivo salto di qualità.
Sergej Milinkovic Savic(Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Anche cambiando drasticamente modulo e filosofia di gioco con Sarri, ha saputo far valere il suo strapotere fisico e tecnico, chiudendo questa stagione in doppia cifra per goal (11) e assist (11). Condivide il primato con Pellegrini per conclusioni nello specchio della porta tra i centrocampisti (31), mentre è secondo per palloni intercettati e contrasti vinti (in particolare duelli aerei). Anche in questa stagione è arrivata l’ennesima conferma di come Milinkovic-Savic sia stato il dominatore assoluto della metà campo avversaria.
Marcelo Brozovic (Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)
La sua importanza nell’Inter è ormai nota, ma quest’anno più che mai. Centrale nel progetto di Simone Inzaghi, Brozovic chiude il campionato con ben 2379 passaggi riusciti e una percentuale di realizzazione del 92.5%, ed è anche il giocatore che ha percorso più km di tutti (11.737 metri in media). Nelle poche partite in cui è mancato (35 presenze e tutte da titolare), la squadra di Inzaghi ha perso di qualità e soprattutto di equilibrio tra i reparti. Fino alla fine c’è stato un serrato ballottaggio con Tonali per la nostra TOP XI, vinto poi dal croato al fotofinish. Siamo sicuri però che ci sarà modo e tempo anche per inserire il mediano del Milan.
Ivan Perisic (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
A 33 anni compiuti, Perisic si è riscoperto leader tecnico ma soprattutto morale della squadra nerazzurra. L’uomo a cui Inzaghi e compagni si affidavano nei diversi momenti di difficoltà vissuti durante la stagione. Strapotere atletico sulla fascia sinistra, protagonista in fase di costruzione, rifinitura e finalizzazione. 8 gol, 7 assist e 14 big chance create (terzo assoluto, come Luis Alberto). Ma ciò che davvero ha stupito è la costanza di rendimento, niente pause, niente camminate. Il vecchio Perisic è solo un ricordo sbiadito.
Domenico Berardi (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)
È stato il primo in stagione a raggiungere la doppia-doppia, e ha chiuso poi il campionato con 15 goal e 14 assist, diventando il migliore assist-man del campionato. In totale ha contribuito a 29 reti del Sassuolo, oltre il 45% del totale della squadra di Dionisi: quasi la metà dei goal arriva da sue giocate decisive. Quarto per conclusioni totali (110) e nello specchio della porta (47), terzo per passaggi chiave (82) in Serie A, questa è stata la stagione dell’ulteriore consacrazione di Domenico Berardi ad altissimi livelli, pronto finalmente a fare il grande passo.
Dusan Vlahovic (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
Una stagione rollercoaster per Vlahović, passato dalla Fiorentina alla Juventus nel mercato di gennaio. In maglia Viola (fino alla 23ª giornata), l’attuale 7 juventino ha totalizzato 0.82 gol P90 e 1.64 tiri P90 in 1861 minuti spalmati in 21 presenze. Con la Juve le reti scendono a 0.58 P90 a fronte di 1.59 conclusioni nello specchio, sempre P90. Il gigante serbo chiude la Serie A 2021/22 al secondo posto nella classifica marcatori (24), con nessun giocatore che, in questo campionato, ha tirato più di lui.
Rafael Leão (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)
“Leão? Non so se nel Sassuolo giocherebbe”. Chiudiamo così la Top XI, con le parole di Carnevali alla vigilia di Sassuolo-Milan. L’esterno rossonero ha chiuso l’anno con due assist e fornendo una prestazione che fa solo da copertina all’intero campionato. Primo nel Milan per G+ (11 reti e 10 passaggi vincenti), primo assoluto per dribbling riusciti, è uno dei principali artefici del 19° scudetto: infatti, la Lega Serie A l’ha premiato come MVP assoluto di questa stagione.
(3-4-3) Maignan; Skriniar, Bremer, Tomori; Molina, Milinkovic-Savic, Brozovic, Perisic; Berardi, Vlahovic, Leao.Allenatore: Stefano Pioli
A cura della redazione di Kickest