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Mario De Zanet·28 novembre 2019
📸La Top 11 di chi non ha vinto il Pallone d'Oro

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Mario De Zanet·28 novembre 2019
Tempo di Pallone d’Oro: un trofeo speciale, vinto da numerosi campioni. Lunedì 2 dicembre verrà ufficializzato il nome del vincitore per l’edizione 2019. Molti, però, sono i fenomeni che non hanno potuto toccare il premio assegnato da France Football.
Ecco la formazione ideale di chi non ha vinto il Pallone d’Oro.
Mancano Maradona e Pelé, che non vinsero soltanto per ragioni di regolamento: sino al 1995, infatti, il premio era riservato soltanto a giocatori europei.
Ci andò vicino, vicinissimo nel 2006, quando venne scalzato da Fabio Cannavaro: se c’era un portiere che avrebbe meritato di imitare l’impresa di Lev Yashin, non poteva che essere Gigi Buffon.
Una leggenda del Milan e della Nazionale italiana, un giocatore che ha pagato il prezzo di giocare con campioni assoluti.
L’esempio più eclatante risale al 1989, quando Marco Van Basten lo sconfisse per soli 39 punti: un risultato di per sé clamoroso.
Se Baresi era il pilastro del Milan di Sacchi, Puyol ha scritto la storia fungendo da fondamenta del Barcellona di Rijkaard e Guardiola.
Una guida tecnica ed emotiva che il mondo invidiava ai blaugrana, determinante sia nell’era di Ronaldinho sia all’alba del Tiki Taka.
Alla soglia dei 35 anni, Paolo Maldini arrivò terzo nel Pallone d’Oro. Questo dice tutto.
L’onere e l’onore di servire Leo Messi è costato all’Illusionista almeno un Pallone d’Oro.
Come Iniesta, ci è andato estremamente vicino, ma, se hai Messi in squadra, tutto diventa difficile.
Lo chiamano The Maestro in giro per il mondo, lo imitano, lo osservano con ammirazione. Talvolta, dall’Italia, non ci si rende conto dell’impatto che Pirlo ha avuto nel calcio degli ultimi anni.
All’estero è uno dei giocatori azzurri più apprezzati, ma, nonostante questo, non ha mai raggiunto il Pallone d’Oro:
L’unico dei 3 olandesi del Milan a non sollevare il Pallone d’Oro. Arrivò terzo nel 1988, proprio dietro ai compagni di club e nazionale, mentre nella stagione successiva fu precedente sempre dal Cigno di Utrecht e da Franco Baresi.
Il primo dei Galacticos. Raul Gonzalez Blanco ha scritto la storia del Real Madrid, crescendo con i Blancos e diventandone una leggenda.
Capocannoniere delle Coppe Europee prima dell’avvento di Ronaldo e Messi, l’attaccante spagnolo ha tenuto un impressionante livello per numerosi anni, ma non è mai stata la sua stagione.
Nessuno avrebbe meritato il Pallone d’Oro più della stella del calcio ungherese, specialmente nel 1960, quando Puskas trascinò il Real Madrid al trionfo in Coppa dei Campioni con una tripletta in finale.
Secondo nel 2003 e terzo nel 2006, la leggenda dell’Arsenal ha sfiorato il Pallone d’Oro grazie alle magie con Arsenal e Nazionale francese.
Giocatore unico, efficace ed elegante: un attaccante delizioso che ha poi partecipato attivamente ai successi del Barcellona di Guardiola.