Calcio e Finanza
·12 gennaio 2024
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La Coppa d’Africa 2024 parte sabato 13 gennaio e per un mese la Costa d’Avorio, paese ospitante, sarà il centro del calcio africano che vedrà confrontarsi le 24 migliori formazioni del proprio continente.
Per vedersi aggiudicare l’organizzazione della 34ª della Coppa d’Africa, la Costa d’Avorio ha messo sul tavolo un investimento a dir poco monumentale che consiste, secondo le stime, a 1 miliardo di dollari (al cambio attuale, 911,3 milioni di euro).
Secondo quanto riporta la BBC, parte della massiccia spesa deriva da un prestito di 3,5 miliardi di dollari (3,2 miliardi di euro) contratto con il Fondo Monetario Internazionale lo scorso aprile, grazie al presidente Alassane Ouattara, un ex dipendente del FMI, al potere dal 2010. Con lui la Costa d’Avorio ha registrato una crescita media dell’8% annuo, ma resta la 138esima nazione più ricca del mondo su 190, proprio per il FMI.
Per la manifestazione continentale sono stati costruiti quattro nuovi stadi e ne sono stati ristrutturati altri due. Inoltre, nelle cinque città che ospiteranno le partite – Abidjan, Bouake, Korhogo, San Pedro e la capitale Yamoussoukro – sono stati costruiti o ammodernati aeroporti, strade, ospedali e alberghi. Sempre grazie al prestito ricevuto dal FMI.
«Quando la Costa d’Avorio ha deciso di organizzare questa Coppa – spiega alla BBC François Amichia, a capo del comitato organizzatore – non è stato con l’intenzione di fare soldi, ma per riposizionarsi. È un’opportunità per fornire infrastrutture sportive, ci ha permesso di avere quattro stadi nuovi e due ristrutturati in una botta sola».
Oltre agli stadi sono stati costruiti 24 centri di formazione, tre “cittadelle Afcon” composte da 32 ville da cinque camere a Bouake, San Pedro e Yamoussoukro, e un nuovo hotel da 48 camere a Korhogo. Sono stati riammodernati gli ospedali di Korhogo e San Pedro, così come le autostrade da Abidjan.
«Sappiamo che la Costa d’Avorio ha attraversato un periodo difficile – continua Amichia – dal punto di vista economico. Ma questa Coppa ha permesso al Paese di dotarsi di infrastrutture sportive e non sportive degne di un paese in via di sviluppo». Un’altra grande occasione di sviluppo per la Costa d’Avorio che ha già ospitato tutte le partite della Women’s African Champions League a novembre, gli ivoriani vorrebbero diventare un centro sportivo regionale, in particolare per quei Paesi i cui stadi nazionali non sono in grado di ospitare eventi per motivi di sicurezza, seguendo l’esempio del Marocco. Obiettivo confermato dal presidente della federcalcio della Costa d’Avorio: «Faremo in modo che il nostro Paese diventi il fulcro dell’Africa occidentale».