La Rai snobba Under 21 e femminile: la FIGC va da sola | OneFootball

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·24 marzo 2023

La Rai snobba Under 21 e femminile: la FIGC va da sola

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La Nazionale Under 21 guidata da Paolo Nicolato si prepara a scendere in campo per due test amichevoli, in preparazione dell’Europeo di categoria che andrà in scena tra il 21 giugno e l’8 luglio di quest’anno. Sfide interessanti e stimolanti quelle con Serbia e Ucraina, che forniranno indicazioni utili al Ct in vista del torneo che ha visto trionfare gli Azzurri per l’ultima volta quasi 20 anni fa.

Rispetto al solito, ci sarà una novità per le sfide dell’Under 21. Le partite non saranno trasmesse dalla Rai, ma su figc.it e sui canali social della Federcalcio. C’è un motivo dietro questa scelta: il contratto che legava la tv di Stato e la Federcalcio per le esclusive sulle partite del calcio giovanile e di quello femminile è scaduto lo scorso anno e, ad ora, non è stato rinnovato.


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Il vecchio accordo prevedeva nel quadriennio la trasmissione di 34 partite della Nazionale Under 21, 40 partite delle altre giovanili e un minino di 32 partite della Nazionale femminile. Era stato siglato nel 2019 ed è scaduto nel dicembre del 2022, al termine dei Mondiali che si sono disputati in Qatar. In questi mesi la FIGC e la Rai hanno provato a imbastire una trattativa, ma la tv di Stato non si è spinta oltre un’unica offerta, al ribasso di circa il 50% sul quadriennio rispetto agli accordi siglati in precedenza. La Rai non si è mossa rispetto alla proposta iniziale e al momento l’intesa non è stata rinnovata.

L’obiettivo della Federcalcio con il nuovo contratto – di durata quadriennale, dal 2023 al 2027 – era quello di promuovere con forza il calcio giovanile, ma soprattutto quello femminile. L’idea era di provare ad alzare il livello, tra una maggiore attività promozionale degli eventi e la possibilità di migliorare l’orario in palinsesto per i match trasmessi sui canali generalisti e una collocazione più visibile per quelli solitamente trasmessi sul canale tematico della Rai: Rai Sport.

Su questi punti – oltre che sul fronte economico – le parti non sono riuscite a pervenire ad un accordo, una situazione che lascia la Rai anche priva delle esclusive da Coverciano (fatta eccezione per quelle previste dal contratto UEFA nelle sedi gara), anche quelle che riguardano la Nazionale maggiore. La FIGC ha deciso così di muoversi autonomamente, trasmettendo non soltanto le partite delle giovanili e quelle femminili, ma decidendo di produrre in autonomia anche altri contenuti, come ad esempio le interviste e veri e propri documentari come “Sogno Azzurro” (realizzato proprio con Rai), che ha riscosso tanto successo.

Va detto che la Rai aveva presentato un’offerta anche per le sole esclusive da Coverciano, ma dal momento in cui per la Federcalcio l’obiettivo è quello di valorizzare il prodotto – e di vendere dunque un pacchetto completo –, la proposta è stata rispedita al mittente. Così la Federazione ha optato per una strada alternativa, rafforzando la media factory interna già molto attiva sulla produzione di contenuti per i social, e mettendosi al lavoro per lo sviluppo di una OTT, una piattaforma in cui saranno convogliati tutti i prodotti esclusivi e che prevede la realizzazione di veri e propri studi televisivi.

In un momento di recessione generale il calcio femminile è un movimento in crescita, un passo culturale importante (come dimostra anche la grande partecipazione allo stadio Olimpico di Roma per i quarti della Women’s Champions League). Per questo la Federcalcio si sarebbe aspettata che anche l’emittente partner per eccellenza accogliesse questa possibilità come un investimento i cui frutti sarebbero poi stati raccolti negli anni successivi.

Ma così non è stato, motivo per cui la FIGC ha scelto di procedere in autonomia con la possibilità di aprire magari a una vendita del prodotto senza esclusive, qualora ci fossero nuovi broadcaster interessati. Attenzione, sul fronte Rai nulla è comunque da escludere, soprattutto considerando la rivoluzione interna alla tv di Stato voluta dalla premier Giorgia Meloni, che vede in uscita anche l’amministratore delegato Carlo Fuortes.

I margini di manovra ci sono e molto dipenderà da questa partita interna alla Rai. Nulla vieta che con figure nuove il discorso con la Federcalcio non si possa riaprire e si riesca così a giungere un’intesa che consenta di soddisfare tutti e di mettere in bella mostra tutto il prodotto calcio: dalla Nazionale alle giovanili e al mondo femminile.

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