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Mario De Zanet·6 febbraio 2022
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Mario De Zanet·6 febbraio 2022
L’onda lunga del Derby prosegue, e rimane folle.
Tanti nelle ultime ore hanno ribadito che il calcio è strano: vi portiamo dentro quanto di più strano e assurdo è successo nell’ultima settimana, passando anche da San Siro.
Juan Musso protagonista involontario. Il portiere dell’Atalanta ha scattato una foto divenuta virale per un dettaglio di cui lo stesso giocatore argentino non si è accorto: scattando e postando una foto per ringraziare la fidanzata, Musso non ha notato lo specchio che la ritraeva.. nudo.
Una disavventura che Musso ha immediatamente provato a dimenticare, vestendosi e postando una nuova foto su Instagram. L’errore però non è passato inosservato, nemmeno nello spogliatoio nerazzurro: Muriel ha infatti coperto lo specchio presente nell’armadietto del compagno, prendendolo in giro. “Ora puoi fare foto tranquillo”, ha scherzato Muriel.
Carlo Pellegatti, noto giornalista milanista, ha provato a rassicurare Stefano Pioli alla vigilia del Derby. Attraverso uno dei suoi proverbiali interventi, Pellegatti ha raccontato di aver “previsto” il Derby durante una sua partita di tennis, giocata venerdì mattina: non si può che definirlo profeta dopo la rimonta rossonera di ieri sera.
Tempo di cambiamenti per mister 100 milioni Jack Grealish. E fa un certo effetto, perché i capelli dell’ex Villans sono spesso stato oggetti di culto, con tanto di articoli su come emularlo.
Il suo caratteristico cerchiello è però apparso anche ieri, nella sfida con il Fulham. E su Twitter molti si chiedono cosa sia realmente successo ai suoi capelli…
Puoi togliere Pato dall’Italia, ma non puoi togliere l’Italia da Pato: l’ex rossonero non si è perso Sanremo.
C’è tanta attesa al Newcastle per l’esordio di Bruno Guimaraes. Il brasiliano giocherà con la maglia numero 39, come faceva inizialmente col Lione e l’Atletico Paranaense. Perché? Perché è il numero del taxi di suo padre.
C’è una disputa a dir poco particolare in corso tra la UEFA e una pizzeria di Gießen, una città di oltre 89mila abitanti dell’Assia, uno dei sedici Stati federati della Germania. L’organo di governo del calcio europeo – spiega il tabloid tedesco Bild – ha avviato un procedimento contro il ristorante “Pizza Wolke” a causa del nome di una delle pizze presenti nel menù.
Il ristorante in questione, infatti, offre ai propri clienti la possibilità di ordinare una pizza con il nome “Champignons League”. La UEFA – spiega il tabloid tedesco – vede l’utilizzo di questa dicitura come una violazione delle norme sulle licenze, dato che “Champions League” è un marchio registrato e, per l’organismo, molto simile a quello utilizzato dal ristorante con il suo gioco di parole.