Calcio e Finanza
·18 aprile 2025
La minaccia delle tasse USA sul Mondiale per Club: rischio premi ridotti

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·18 aprile 2025
La FIFA si trova ad affrontare complesse trattative con le autorità statunitensi in vista del Mondiale per Club, dopo non essere riuscita a ottenere esenzioni fiscali per le 32 squadre partecipanti. Lo riporta il quotidiano inglese The Guardian, spiegando che, in assenza di accordi fiscali, i club potrebbero trovarsi a dover pagare decine di milioni di dollari alle autorità fiscali statunitensi sui premi incassati dal torneo, oltre alle imposte già dovute nei rispettivi paesi di origine.
Almeno 29 dei club partecipanti provengono da Paesi fuori dagli Stati Uniti, tra cui ovviamente Inter e Juventus. La FIFA sta cercando anche di affrontare altre complessità, come le differenti aliquote fiscali tra i vari stati americani, che potrebbero penalizzare alcuni club a seconda delle sedi in cui giocano. Ad esempio, in Florida non esiste un’imposta sul reddito statale. Al contrario, la maggior parte delle altre città che ospiteranno partite sono soggette a tassazione statale, con aliquote che variano dal 3% in Pennsylvania al 7% in California.
Un’ulteriore complicazione è che alcuni stati americani non riconoscono i “trattati di doppia imposizione” stipulati dal governo federale con altri Paesi, i quali normalmente impediscono che individui e aziende vengano tassati due volte su uno stesso reddito da regimi fiscali differenti. Questa anomalia potrebbe colpire economicamente alcuni club, ma non altri. La FIFA sta cercando una soluzione che garantisca un trattamento equo per tutti.
La FIFA è fiduciosa di poter raggiungere questo obiettivo, avendo lavorato intensamente negli ultimi mesi con le autorità statunitensi. Il numero uno dell’organismo calcistico Gianni Infantino ha incontrato due volte il presidente statunitense Donald Trump a marzo e ha portato il nuovo trofeo del Mondiale per Club nello Studio Ovale. La scorsa settimana il presidente della FIFA ha fatto visita anche all’FBI.
Nonostante la portata del montepremi abbia sollevato preoccupazioni sul possibile impatto destabilizzante sui campionati nazionali, la FIFA si dice sicura che ciò non avverrà. Una parte consistente del denaro sarà assorbita da imposte, bonus per i giocatori e costi operativi. Per i club europei più ricchi, i proventi del Mondiale per Club sostituiranno quelli derivanti dai tradizionali tour estivi, secondo la FIFA.
I premi – come già svelato dalla FIFA nelle scorse settimane – saranno distribuiti sulla base di un meccanismo misto tra performance sportiva e partecipazione. Per Inter e Juventus, la quota legata alla presenza nel torneo varierà tra 12,8 e 38,2 milioni di dollari (11,8-35,4 milioni di euro) in base a una classifica basata su criteri sportivi e commerciali.
La FIFA ha inoltre destinato 250 milioni di dollari del montepremi da 1 miliardo a pagamenti di solidarietà per i club che non parteciperanno al torneo, e assegnerà 1 milione di dollari a ciascuna delle 11 città ospitanti. L’organo di governo del calcio mondiale è riuscito a ottenere esenzioni da diverse tasse per le partite dei Mondiali 2026 negli Stati Uniti, inclusa l’esenzione da imposte municipali, statali e sulla vendita dei biglietti per le Nazionali partecipanti. Tuttavia, poiché la programmazione del Mondiale per Club è stata definita con minor preavviso, non è stato possibile assicurare esenzioni simili.