Calcio e Finanza
·10 novembre 2021
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·10 novembre 2021
Questa mattina la Guardia Civil (un corpo di Gendarmeria spagnolo) e l’Ispettorato del lavoro hanno fatto irruzione nelle sedi di una dozzina di club spagnoli a causa di sospette frodi nell’ambito della Previdenza Sociale. Frodi che sarebbero riconducibili a società dalla terza categoria calcistica spagnola in giù.
Secondo quanto riportato da Cadena Ser, gli inquirenti sospettano contributi nettamente inferiori alle somme effettivamente percepite dai calciatori, palesemente a danno delle casse pubbliche e dei calciatori stessi. Gli indizi includono anche potenziali contratti collaterali senza contributi.
In altre parole, ci sarebbero contratti privati con altri importi che integrano il reddito che compare nei contratti ufficiali. Vale a dire, ad esempio, che se nel contratto federale sono previsti 1.000 euro, la retribuzione si moltiplica in accordi privati e senza i relativi contributi. Ciò ha danneggiato, ad esempio, molti calciatori al momento di attivare l’ERTE (una sorta di cassa integrazione) durante la pandemia.
Tra le sedi dei club che la Guardia Civil aveva pianificato di ispezionare ci sono il Cartagena, l’Hercules, il Real Balompédica Linense, Calahorra, Salamanca CF UDS, Sanluqueño, Mérida, Extremadura o La Nucía.
Gli investigatori, in ogni caso, non escludono frodi poco o molto diffuse nelle categorie semi-professionistiche. Il sospetto si estende anche ai contratti di calciatori di livello inferiore. Ci sono anche indizi per alcuni club di iniezioni di capitale straniero apparse dal nulla.