La giustizia francese indaga sui Mondiali 2022 al Qatar: al centro un bonus dalla BeIN di Al-Khelaifi | OneFootball

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·7 agosto 2025

La giustizia francese indaga sui Mondiali 2022 al Qatar: al centro un bonus dalla BeIN di Al-Khelaifi

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Il Qatar potrebbe avere convinto i membri del comitato esecutivo della FIFA a votare a suo favore, il 2 dicembre 2010, durante il voto per l’assegnazione della Coppa del Mondo 2022, grazie a un bonus previsto, prima del voto, in un contratto televisivo stipulato tra l’organizzazione e un canale dell’emirato.

Nell’ambito della loro inchiesta giudiziaria per corruzione sulle condizioni di ottenimento del torneo da parte del Qatar – «paese tuttavia tecnicamente meno quotato tra tutti i candidati» secondo le ispezioni FIFA – i giudici istruttori francesi Serge Tournaire e Virginie Tilmont stanno conducendo verifiche per verificare questa ipotesi.


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Secondo quanto riportato da Le Monde, i magistrati sono tanto più incuriositi dal fatto che il suddetto contratto, per un totale di 400 milioni di dollari, concluso a fine 2010 tra il canale Al-Jazira Sport (diventato poi BeIN Sports) e la FIFA, prevedeva una clausola secondo la quale: «Se la competizione 2022 sarà assegnata allo Stato del Qatar, Al-Jazira dovrà (…) versare alla FIFA (…) la somma di 100 milioni di dollari (…) a titolo di contributo non rimborsabile ai costi di produzione della trasmissione».

In base a questo contratto, firmato l’11 novembre 2010 dal direttore generale del canale, Nasser Al-Khelaïfi, prima del voto, un primo acconto di 6 milioni di dollari è stato versato alla FIFA da Al-Jazira tramite bonifico bancario il 30 dicembre 2010, come hanno verificato i giudici.

I magistrati si interrogano sull’esistenza di un nesso cronologico tra «l’offerta finanziaria di Al-Jazira», «il cambiamento di rotta» del presidente francese UEFA dell’epoca, Michel Platini, «a favore del Qatar», «il versamento della prima tranche da parte di Al-Jazira» e il «pagamento di 2 milioni di franchi svizzeri» effettuato dalla FIFA, nel febbraio 2011, all’ex numero 10 dei Bleus, su ordine del suo presidente svizzero, Sepp Blatter.

Nell’ambito della loro richiesta di assistenza giudiziaria, i giudici francesi hanno peraltro sottolineato «il peso del voto del sig. Platini» e il fatto che la «certezza di un voto favorevole di Michel Platini e di alcuni suoi colleghi della UEFA fosse un elemento determinante» della «strategia» del Qatar. Ci si chiede quindi se l’ex numero 10 della Francia fosse a conoscenza di questo bonus di Al-Jazira in quanto membro del comitato esecutivo della FIFA prima di votare per il Qatar. Quest’ultimo ha assicurato di ignorarne l’esistenza.

Ma l’ex segretario generale (2007-2015) francese della FIFA, Jérôme Valcke, ha dichiarato ai giudici, nel 2022, che i membri eletti del comitato esecutivo erano «naturalmente» a conoscenza di questo bonus prima del voto. Una fonte vicina al dossier, inoltre, ha assicurato a Le Monde che diversi membri del comitato esecutivo erano al corrente di questo bonus prima del voto, tra cui Sepp Blatter, il presidente della commissione finanze della FIFA Julio Grondona (morto nel 2014), il brasiliano Ricardo Teixeira e il trinidadiano Jack Warner.

È stato Sepp Blatter, insieme a Jérôme Valcke, a firmare, l’11 dicembre 2010, il contratto con Al-Jazira, quattro giorni dopo l’approvazione da parte del dipartimento giuridico della FIFA. Secondo gli elementi giudiziari di cui Le Monde ha preso visione, i giudici francesi hanno esaminato minuziosamente tutti i contratti televisivi conclusi all’epoca dalla FIFA (con gruppi come Fox, Dentsu…). In un verbale di gennaio 2025, i magistrati hanno formalmente constatato «che nessuna clausola di attribuzione di un bonus supplementare in caso di vittoria al voto, equivalente a quella prevista nel contratto firmato con Al-Jazira, appare nei contratti con canali di paesi candidati all’organizzazione dei Mondiali 2018 e 2022».

Permangono zone d’ombra sulla negoziazione di questo accordo con Al-Jazira, che è ancora più intrigante se si considera che i membri del comitato esecutivo FIFA hanno ricevuto un bonus di 200.000 dollari a fine 2010, ufficialmente per il «successo del Mondiale 2010», e che i dirigenti dell’istituzione hanno percepito laute gratificazioni.

«Non c’è stato alcun vaso comunicante tra il bonus del contratto con Al-Jazira e i bonus versati agli eletti e ai dirigenti della FIFA», ha affermato Jérôme Valcke a Le Monde nel 2022. «Da parte nostra non c’era alcuna volontà di influenzare il voto, perché ciò sarebbe stato contrario alla mia posizione contro il Qatar. In compenso, ci siamo detti: “Il Qatar ha così tanti soldi, approfittiamone”».

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