Calcionews24
·25 dicembre 2024
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Due sconfitte consecutive, tra Bologna e Udinese, hanno smorzato l’entusiasmo in casa viola. Palladino è stato molto preciso nell’analisi della sconfitta di lunedì davanti al proprio pubblico, dicendo che dopo l’immediato 1-0 di Kean dal dischetto, la squadra ha smesso di giocare. Stanno mancando un po’ le energie, forse, il che non è strano per una squadra che ha anche la Conference League tra gli impegni da onorare, operazione riuscita benissimo con la qualificazione diretta.
C’è un piccolo indizio a suggerire come la stanchezza sia anche mentale. Nella prima parte della stagione, tra quanto fatto in Italia e in Europa, ci sono stati molti gol “sporchi”: la Viola è una squadra che sa segnare molto sulle respinte e lo ha fatto con tanti interpreti diversi: Martinez Quarta, Adli, Kean, Colpani, Gosens, Sottil e Mandragora, decisivo nell’ultima gara in Portogallo nelle battute finali un cross basso deviato dal portiere. Ma quanto è successo in coppa non lo si vede da un bel po’ in Serie A, dove un tap-in vincente manca da 7 giornate. E se fosse proprio questa prontezza di riflessi la cosa più urgente da ritrovare