Hellas Verona FC
·11 febbraio 2025
La conferenza stampa del Presidente Esecutivo Italo Zanzi / VIDEO
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·11 febbraio 2025
Verona - Le dichiarazioni del Presidente Esecutivo Italo Zanzi rilasciate oggi, martedì 11 febbraio, alla stampa.
L'intervento iniziale del Presidente Esecutivo Italo Zanzi: “Prima di tutto grazie per essere qui e per il lavoro che fate tutti i giorni per la società. È importante avere un contatto diretto con voi, il primo di un dialogo continuo. Prima delle vostre domande vorrei dire come siamo arrivati qui oggi. Presidio Investors ha acquisito il Verona, scegliendolo tra tante squadre in giro per il mondo. Questo perché il Verona era un’opportunità unica, ma non solo per la società, ma anche per la città e il suo potenziale e per tutto quello che si può costruire qui. Siamo arrivati solamente da 1 mese e stiamo ancora studiando e imparando cosa fare per il meglio della società. Inoltre, vorrei ringraziare la nostra tifoseria per tutto il supporto, una tifoseria che ci sostiene sempre, con ogni risultato, e questo è importante anche per noi che indossiamo sempre la maglia di questa società, ogni giorno. Siamo qui per lottare insieme a loro”.
Il Verona è nelle stesse condizioni della Roma, cioè non sapere che tipo di mercato potrà fare nelle prossime sessioni? “Noi parliamo solo del Verona, non di quello che fanno le altre squadre. Abbiamo massima fiducia nella nostra squadra e nel mister, abbiamo fatto degli investimenti, abbiamo preso 5 giocatori, mentre altri sono andati via. Ma nel calcio c’è un piano strategico, che va oltre ad alcune particolari situazioni. Abbiamo una programmazione insieme al nostro Direttore sportivo Sean Sogliano. Noi abbiamo una squadra che vuole restare in Serie A e crescere nel futuro”.
Come valuta le dichiarazioni di Maurizio Setti sulla cessione di Belahyane? “Setti è un consulente esterno, che rimane con noi con tutta la sua esperienza e i suoi contatti. Ha rilasciato una dichiarazione infelice, e di questo ne abbiamo parlato. Tra noi c’è un’ottima relazione anche se la tempistica e i contenuti, delle sue parole, non sono stati giusti. Ora abbiamo cose più importanti sul quale lavorare, come il successo della squadra in campo e cercare di crescere ogni stagione, per portare avanti tutto il progetto dell’Hellas”.
Lo stadio può essere cruciale nel vostro progetto? “Lo stadio può essere un valore aggiuntivo, non cruciale. Tutta la città e la tifoseria meritano uno stadio all’altezza, ma ora è prematuro parlare dello stadio. Ovviamente noi come Hellas Verona abbiamo tutta la disponibilità per supportare la città, gli investitori e chiunque altro per un nuovo stadio. Siamo aperti a parlare con tutti, ma è un processo tecnico, noi vogliamo raggiungere il migliore risultato. Se guardi a Verona ci sono tutti gli elementi per arrivare ad avere un grande risultato”.
Come si sviluppa il vostro business plan? “Partendo dalla struttura, Presidio Investors ha l'ottima filosofia di scegliere una società con una base molto forte. Presidio garantisce supporto economico anche per avere un management top, da inserire nella società. Noi abbiamo costruito un CDA con tanta esperienza e diversi specialisti, e abbiamo anche un’ottima dirigenza, come Simona Gioè e Sean Sogliano, che sono al massimo livello in Italia e nel mondo. Se a questo aggiungiamo il supporto finanziario, di idea e di capacità, c’è tanto potenziale da sviluppare. Ovviamente il progetto tecnico e il settore commerciale a un certo punto si uniscono, perché facendo più ricavi avremo più opportunità per creare una grande squadra, non possono essere due cose distinte".
Perché non avete rinforzato il Verona a gennaio con il rischio di retrocedere, vedendo anche gli infortuni che ci sono stati? “Ci sono tante cose da dire. Forse qualcuno è preoccupato per la situazione del Verona, ma noi invece non abbiamo una filosofia di paura, ma di fiducia. Abbiamo fatto degli investimenti, perché abbiamo preso 5 giocatori in cui abbiamo piena fiducia. È vero che ci sono degli infortuni, ma siamo una squadra che ha vinto contro Napoli, Roma e Bologna e abbiamo tanto potenziale da esprimere. Poi sappiamo tutti quanto sia difficile il mercato invernale e sappiamo anche che prendere un giocatore all’ultimo momento potrebbe non avere un perché. Noi restiamo fiduciosi della nostra rosa”.
Avete però ceduto Belahyane, un ottimo prospetto della squadra, perché avete dovuto venderlo? “Noi abbiamo fatto questa scelta perché la riteniamo giusta nel nostro percorso. È stata una scelta presa con il nostro Ds, Sean Sogliano. E abbiamo, ripeto, tanta fiducia nella nostra squadra, alla fine siamo qui per lottare ogni giorno per rimanere in Serie A e salire in classifica”.
Avete speso tanto per acquistare la squadra, siete pronti economicamente, a fare un aumento di capitale se necessario? “Sui termini di acquisizione è tutto riservato, perché in questi affari economici e finanziari è giusto che sia così. Non credo sia opportuno parlare dei termini tecnici in questo momento”.
Vorrete un nuovo centro sportivo per la Prima squadra, oltre l’Hellas Sports Center? E che piano avete per il Settore Giovanile e quanto conta per voi? “È importante sottolineare che per noi migliorare gli impianti, è qualcosa di fondamentale. L’Hellas Sports Center è una nostra priorità e sarà una nostra base di crescita non solo per il progetto giovanile, ma diventerà anche un punto di riferimento e connessione con la città, dove i genitori possano arrivare facilmente a portare i ragazzi, data la sua posizione. Noi puntiamo su tutti i giovani di Verona e della Regione, e a questo servirà l’Hellas Sports Center. Per la Prima squadra ora stiamo bene dove siamo, ma noi guardiamo se ci sarà la possibilità di migliorare. Il Settore giovanile ha fatto benissimo in questi anni, e vogliamo che continui così, ma anche il Settore Femminile ha tante potenzialità anche a livello globale e noi vogliamo migliorarlo”.
Può presentarci le nuove figure dirigenziali, e chi saranno i nuovi dirigenti del Settore Giovanile e Femminile? “Abbiamo tempo per studiare al meglio tutto, ma la nostra impressione è che tutti stiano facendo un grande lavoro. Dobbiamo valutare dal punto di vista programmatico, non parlando di persone singole. Noi come proprietà non arriviamo in una società per cambiare, ma perché abbiamo fiducia delle persone che ci lavorano”.
Cosa avete in mente per l’Hellas Verona Women? C’è qualche progetto in particolare? “La squadra sta vivendo un momento difficile, ma riconosciamo l’opportunità per tutti di far crescere questo progetto. Un domani magari faremo una conferenza solo per il calcio femminile, per far capire la sua importanza per noi, perché noi abbiamo passione per il calcio femminile. Qui a Verona c’è la base per formare un grande Hellas Verona Women”.
Avete delle direttive su come muovervi nelle prossime sessioni di mercato? “Prematuro dirlo oggi, ma ovviamente una squadra di calcio vuole vincere ed essere economicamente sostenibile. Abbiamo la priorità di vincere in campo, tenendo conto dell’aspetto economico. Ma oggi non facciamo scelte per l’estate”.
Come volete aumentare il valore dell’Hellas? “Uno stadio rappresenta un’opportunità molto grande per la società e per la città, ma non c’è una formula esatta per questo, noi siamo una parte di questo processo e vogliamo parlare con tutti. Abbiamo poi un piano commerciale per aumentare i ricavi in tutte le maniere possibili, da biglietteria, a sponsor, al merchandising e abbiamo una grande squadra al lavoro per questo. Vogliamo puntare su canali digitali verso i tifosi, da un lato possiamo aprirci di più al mondo, perché sappiamo che ci sono tanti tifosi che vogliono dare il loro supporto. Ora dobbiamo capire come fare a creare questa relazione con ogni tifoso. L’obiettivo è dare di più a ogni tifoso e così vogliamo fare anche per gli sponsor. Siamo 'open for business'. In buona fede vogliamo farlo, con un più ricavi per tutti e questo poi avrà un'esperienza positiva anche sul lato sportivo e tecnico”.
C’è qualcosa che vi è piaciuto e qualcosa meno, dei risultati della squadra? “Odio perdere, perché è bruttissimo. Noi siamo qui per vincere e ogni sconfitta la sentiamo come tutti”.
Veniamo da 3 anni in cui l’obiettivo è salvarsi all’ultima giornata, per il futuro si potrà pensare anche di alzare l’asticella? “Il piano ovviamente non è quello di stare in una posizione in bilico tutti gli anni. Vogliamo ottenere una migliore continuità e dare maggiore sicurezza anche alla classifica. Questa stagione siamo arrivati a metà campionato e abbiamo fiducia che adesso finiremo in un posto giusto da dove poter ripartire”.
Presenterete una manifestazione di interesse entro marzo per fare lo stadio? “Per adesso noi siamo aperti al dialogo, ma essendo arrivati un mese fa non stiamo presentando alcun progetto. Adesso è prematuro dire sì o no a qualsiasi cosa”.
Se il Verona andasse in Serie B, avreste un piano di riserva? “Per prima cosa noi non possiamo vivere settimana per settimana solo sui risultati perché, se fossimo stati qui una settimana fa, dopo la vittoria contro il Monza sarebbe stato tutto più facile, ora dopo la sconfitta con l’Atalanta ci sono più critiche. Per noi è tutto una questione di avere equilibrio. In termini di classifica vogliamo rimanere in Serie A e fare più punti possibili, se poi dovesse succedere qualcosa di non calcolato, la volontà è quella di affrontare tutte le sfide con lo stesso impegno”.
Lo stadio si rifarà lì o in un altro posto? “Non siamo a questo punto, è prematuro parlare del dove”.
Quali sono esattamente le responsabilità di Setti in questa società, dopo la sua dichiarazione? “Qui abbiamo tante persone che lavorano tutti i giorni, e non è lui che fa tutto. Dalla dirigenza con Sogliano e Gioè, fino ai dipendenti che non dormono per lavorare per l’Hellas. La sua è stata una battuta. Setti è un consulente esterno che lavora aggiungendo la sua esperienza e i suoi contatti, giustissimo per questo momento di transizione. Sogliano come Ds decide insieme alla proprietà che lo supporta cosa sia giusto fare”.
La condivisone tra board e aria sportiva è stata totale nel non essere reattivi agli infortuni durante il mercato di gennaio? “Queste assenze sono temporanee, oltre ad Harroui, e prendere un giocatore nell’ultimo giorno di mercato solo per prenderlo comporta dei rischi, tutte le scelte sono state condivise e allineate tra la società e il Direttore sportivo”.
Come mai sì è rischiato di perdere Vermesan al Como? Qual è stata la strategia in sede di mercato? “C’è stato un investimento anche nei giocatori giovani, c’è rispetto per il Ds e non penso sia appropriato parlare oggi, qui, di un giocatore specifico perché è una situazione complicata e lasciamo questo trasferimento specifico a parte. Il compito nostro è di sviluppare tanti giocatori giovani, e continueremo a farlo. Non è giusto parlare solo di uno”.
Possiamo dire che Setti non farà parte a lungo termine di Presidio? “Non sapremo cosa succederà nel futuro, ora siamo tutti allineati con una società compatta. Ora non c’è una fine, ma la volontà di lavorare insieme per il bene del Verona. Non ci sono deadlines, l’importante sono i risultati, la programmazione e la volontà di lottare per la maglia”.