La condizione fisica, Verreth, Spadavecchia e le <i>strigliate</i> di Caserta: 5 spunti da Bari-Bacigalupo | OneFootball

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·24 luglio 2025

La condizione fisica, Verreth, Spadavecchia e le <i>strigliate</i> di Caserta: 5 spunti da Bari-Bacigalupo

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Calcio d’agosto, non ti conosco, diceva un vecchio detto. E questo vale a maggior ragione per quello di luglio, quando si gioca nel pieno del ritiro, con le gambe pesanti per i carichi di lavoro e la condizione fisica non certo eccellente. E come non si possono trarre conclusioni positive da partite come quelle contro il Castel di Sangro, in cui c’è stata una goleada del Bari, allo stesso tempo bisogna andarci piano con i giudizi anche quando gli uomini di Caserta sono stati indubbiamente tutt’altro che brillanti, come avvenuto ieri contro i dilettanti del Bacigalupo Vasto Marina, battuti per 2-1.

Quando parliamo di spunti lasciati dalla partita, dunque, lo facciamo con l’indubbia consapevolezza di dover prendere tutto con le pinze. Eppure ci sono comunque degli aspetti che vale la pena di sottolineare, sia per capire a che punto è la formazione biancorossa nel percorso di preparazione, sia perché vedere cosa Fabio Caserta ha chiesto ai suoi nel corso del match, per iniziare a inquadrare quale sarà il tipo di lavoro con il quale il tecnico calabrese imposterà la sua stagione.


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I 5 spunti di Bari-Bacigalupo

Le gambe pesanti

Parlando dopo l’amichevole, Lorenzo Dickmann ha sottolineato come le ragioni della prestazione indubbiamente poco brillante dei biancorossi fossero da ricercare soprattutto nella condizione fisica della squadra. «Abbiamo le gambe pesanti, stiamo lavorando tanto per mettere su condizione e nelle amichevoli ne risentiamo un po’», ha evidenziato infatti il difensore. E, vedendo la partita, è stato effettivamente difficile non notare come il Bari apparisse appesantito, con poca brillantezza nella corsa e una certa fatica nei movimenti.

Gli esterni e le richieste di Caserta

Nel nuovo Bari gli esterni offensivi avranno un ruolo chiave. È probabile che dal mercato arrivi un rinforzo sulla fascia destra, ma già dalle prime uscite si iniziano a cogliere con chiarezza le indicazioni tattiche di Caserta. Da un lato, si è visto l’invito costante a cercare l’uno contro uno, richiesto in particolare a Rao durante la prima amichevole. Dall’altro, è emersa la tendenza a stringere verso il centro del campo: ieri, più volte, l’allenatore ha sollecitato Pereiro e Sibilli a occupare quelle zone per liberare spazio sulle corsie esterne, favorendo così le sovrapposizioni dei terzini.

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L’attenzione e quelle prime… strigliate

Se c’è un aspetto che ha fatto storcere il naso al tecnico durante la partita, sono stati alcuni cali di concentrazione del Bari, come quello che ha portato al gol del Bacigalupo. Non a caso, nel corso del match, l’allenatore si è fatto sentire più volte dalla panchina per richiamare l’attenzione dei suoi. Un atteggiamento che si riflette anche negli allenamenti, dove il mister non perde occasione per tenere alta la tensione. Il messaggio è chiaro: per costruire una stagione importante, l’approccio giusto deve partire sin dai primi giorni.

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Verreth al centro del mondo biancorosso

Entrato nella ripresa, Matthias Verreth ha subito lasciato intravedere perché potrebbe diventare uno dei pilastri del nuovo Bari (nella nostra rubrica La lavagna tattica abbiamo già analizzato nel dettaglio le sue caratteristiche). L’amichevole di ieri ha dato ulteriori conferme: Caserta lo ha spesso incoraggiato a prendersi il pallone e a guidare la manovra, affidandogli un ruolo centrale nella costruzione del gioco. Con la sua qualità tecnica, è facile prevedere che gran parte delle azioni dei galletti passerà proprio dai suoi piedi.

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Spadavecchia e la prima del post Dorval in Bari-Bacigalupo

L’amichevole contro il Bacigalupo sarà ricordata anche come la prima gara del post-Dorval. Nella giornata di ieri, infatti, c’è stata l’accelerazione per il trasferimento del terzino in Russia, dove vestirà la maglia del Rubin Kazan. Proprio in virtù di questo, il Bari ha scelto di non correre rischi inutili e di non schierarlo: al suo posto il Primavera Pantaleo Spadavecchia, che pur con qualche errore qua e là ha dimostrato una buona propensione nella spinta sulla fascia. Ora, da questo punto di vista, l’attenzione si sposta sul mercato, in cui una delle priorità sarà il terzino che sostituirà il franco-algerino, con Giacomo Quagliata che appare in pole.

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