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Francesco Porzio·12 maggio 2018
🎥La carriera di Thiago Motta in cinque momenti

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Francesco Porzio·12 maggio 2018
Oggi Thiago Motta gioca la sua ultima partita della carriera.
Dall’anno prossimo sarà l’allenatore della squadra Under 19 del Paris Saint Germain, l’ultimo club della sua carriera dal giocatore.
Il centrocampista italo-brasiliano appende così gli scarpini al chiodo. Una carriera stupenda, ricca di gioie ma anche di delusioni.
Un totale di 511 presenze, con 40 gol segnati. Motta è stato anche un centrocampista della Nazionale italiana, giocandoci trenta partite, tra cui anche quella maledetta finale del 2012 contro la Spagna, persa per quattro a zero.
Ma andiamo insieme a vedere i cinque momenti chiave della sua meravigliosa carriera.
Thiago Motta viene prelevato dal Barcellona B a soli 17 anni, con cui ha fatto la trafila delle giovanili fino all’esordio il 3 ottobre 2001 in casa contro il Maiorca. Entra al 71′ al posto di Luis Enrique. L’inizio è davvero promettente, in poche partite diventa un pilastro del centrocampo blaugrana.
Poi il passaggio all’Atletico Madrid nel 2007, dopo sei stagioni giocate a Barcellona. Con il Colchoneros l’impatto non è straordinario. A peggiorare la situazione l’infortunio al ginocchio che gli compromette il rinnovo di contratto a fine stagione. Lascia l’Atletico avendo giocato solamente sei partite.
Thiago Motta sparisce così dai radar del calcio internazionale. Tutto sembrava poter portare ad una carriera praticamente già finita a 26 anni. E invece no. Errore madornale sottovalutarlo. Così il Genoa di Preziosi gli regala una seconda possibilità, che lui sfrutta benissimo.
Nasce così il Thiago Motta 2.0, che insieme a Diego Milito è il trascinatore di quel Genoa che arrivò ad un passo dalla Champions League, competizione che lo stesso Motta vinse con Milito all’Inter l’anno dopo.
Indimenticabile la vittoria in casa contro la Juventus, in cui Thiago segnò la sua prima doppietta in A.
Massimo Moratti se ne innamora, e lo porta a Milano immediatamente. Nell’Inter diventa da subito il faro del centrocampo insieme a Cambiasso. Mourinho stravede per lui, e in poco tempo spazza via le critiche degli scettici.
Ci mette davvero poco, 28 minuti con precisione.
Seconda giornata di campionato, è già tempo di derby. L’Inter gioca una delle partite più belle dal punto di vista del gioco proprio contro il Milan di Leonardo.
E Thiago Motta segna un gol davvero meraviglioso, coronamento di un’azione che i tifosi dell’Inter si sognano ancora: Thiago Motta-Eto’o-Milito-Thiago Motta.
Poi la semifinale di ritorno di Champions League. Quella che portò l’Inter in finale di Madrid, in dieci contro undici per praticamente tutta la partita, dopo la (dubbia) espulsione di Thiago Motta…
E poi il passaggio al Psg nel gennaio del 2012. Il club parigino diventerà presto quello con cui il centrocampista italo-brasiliano ha vinto di più: 5 scudetti, 5 supercoppe, 5 coppe di lega e 4 coppe nazionali. Non malissimo.
Stasera l’ultimo atto da giocatore. E poi l’inizio di una nuova carriera in panchina.
Obrigado Thiago!