Calcio e Finanza
·1 agosto 2024
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Nei giorni scorsi la FIFA ha ricevuto i dossier ufficiali dalle nazioni candidate a ospitare i Mondiali 2030 e 2034. E se per la prima sono ben sei i fascicoli da studiare (Spagna, Portogallo, Marocco, Argentina, Paraguay e Uruguay), per la seconda la sola Arabia Saudita si è presentata per ospitare l’edizione numero 25.
Ed è la FIFA a svelare qualche dettaglio della candidatura saudita, che è presentata sul sito dedicato dalla federcalcio saudita come l’edizione dei Mondiali di calcio più prestigiosa mai tenuta in un singolo paese. Si parte dallo slogan: “Crescere. Insieme” fino al numero degli stadi che ospiteranno le partite del torneo iridato.
Il Principe Abdulaziz bin Turki bin Faisal Al Saud ha commentato: «Insieme, stiamo lavorando per trasformare il sogno dell’Arabia Saudita di ospitare la Coppa del Mondo FIFA in una realtà tangibile, come delineato nel nostro dossier di candidatura ufficiale. Questi piani combineranno la nostra ricca tradizione calcistica con la nostra profonda passione per il gioco e garantiranno il successo dell’Arabia Saudita come prima nazione a ospitare un torneo da 48 squadre in un unico paese».
Nel dossier dell’Arabia Saudita vengono elencate cinque città designate per ospitare le gare dei Mondiali 2034:
Ma gli aspetti più importanti riguardano ovviamente gli stadi che ospiteranno le partite del torneo iridato. Questi saranno in totale 15, fra cui ci saranno ben 11 impianti totalmente nuovi e costruiti per l’occasione. La sola Riyadh ne avrà otto, tra cui il nuovo King Salman Stadium, che ospiterà oltre 92.000 spettatori e che è destinato a ospitare le partite di apertura e finale del torneo, e diventerà il nuovo campo di casa della nazionale saudita.
Inoltre, lo stadio Prince Mohammed bin Salman, sempre a Riyadh, che è in fase di costruzione, ed è stato progettato per avere tribune su tre livelli con una vista panoramica su una delle scogliere di Tuwaiq. Lo stadio avrà un design innovativo e futuristico, con la maggior parte delle facciate esterne ricoperte di vetro colorato e schermi LED. La capitale saudita avrà come stadio ospitante anche il King Fahad Sports City Stadium, che è destinato a essere ristrutturato secondo i più alti standard globali. Si prevede che lo stadio possa ospitare oltre 70.000 spettatori.
Per quanto riguarda Jeddah. Il nuovo impianto denominato Central Development Stadium presenterà un design architettonico ispirato al ricco patrimonio locale della zona e all’architettura tradizionale in legno della storica area di Jeddah Al-Balad. Nel frattempo, lo stadio costiero King Abdullah Sports City presenterà un design naturale ispirato alle meravigliose barriere coralline del Mar Rosso, soddisfacendo adeguatamente le esigenze della vivace comunità costiera.
Continuando la rassegna degli impianti, si passa alla città di Al Khobar, con l’Aramco Stadium che sarà situato sulla costa del Golfo Persico e presenterà un design dinamico ispirato al mare, che simboleggia i vortici “Dawwama” che compaiono al largo della costa durante i mesi caldi dell’estate. Dal punto di vista del design, lo stadio includerà vele interconnesse e decorazioni che imitano i modelli naturali delle onde, in armonia con l’ambiente costiero.
Ad Abha, il King Khalid University Stadium, attualmente utilizzato dall’Università, subirà un’espansione temporanea che ne aumenterà la capienza a oltre 45.000 spettatori durante il torneo. La ristrutturazione modernizzerà l’infrastruttura esistente dello stadio e ne garantirà la sostenibilità a lungo termine.
Si prevede che il NEOM Stadium sarà uno degli stadi più distintivi e iconici al mondo. Lo stadio sarà situato all‘interno di THE LINE, a più di 350 metri dal suolo. Fornirà un’esperienza senza precedenti ed eccezionale per i tifosi che hanno in programma di assistere alle partite del torneo. Inoltre, lo stadio sarà gestito interamente da energia rinnovabile, generata principalmente da fonti eoliche e solari, segnando uno storico cambiamento nella progettazione degli stadi, a livello globale.
Ma non solo le cinque città che avranno gli stadi delle gare, il piano di accoglienza include altre 10 località che sono programmate per ospitare alcuni dei campi di allenamento per le squadre partecipanti prima e durante il torneo. Queste città sono note per le loro attrazioni turistiche iconiche, che offriranno alle squadre partecipanti e ai tifosi l’opportunità di esplorare l’antico patrimonio culturale del Regno durante il torneo.
L’Arabia Saudita metterà a disposizione poi più di 230.000 stanze, disponibili nelle cinque città ospitanti, in linea con i requisiti FIFA. Queste stanze saranno destinate a VIP, delegazioni FIFA, squadre partecipanti, personale dei media e tifosi del torneo. In totale sono previsti 132 luoghi di allenamento dislocati in 15 città, da utilizzare come campi base per le 48 squadre, tra cui 72 stadi designati come siti di allenamento del campo base, con arbitri programmati per avere accesso a 2 siti di allenamento del campo base degli arbitri.
Il dossier di candidatura ufficiale delinea i 10 siti proposti per il FIFA Fan Festival nel Regno, poiché la FIFA selezionerà un sito in ogni città ospitante dall’elenco, che include il King Salman Park di Riyadh, destinato a diventare il parco urbano più grande del mondo. Altri siti includono il lungomare di Jeddah sul Mar Rosso; la piazza Al Bihar ad Abha all’interno del progetto aggiunto “Abha Valley”; il porto turistico all’interno del progetto “THE LINE” a NEOM; il King Abdullah Park ad Al Khobar; e altre località che consentiranno ai tifosi di guardare le partite e vivere esperienze eccezionali in un’atmosfera vibrante durante tutto il torneo.
Infine, la federcalcio saudita fa sapere, che in caso di assegnazione dei Mondiali 2034 «il suo obiettivo sarebbe quello di ospitare un torneo che si classificherebbe come l’evento sportivo più seguito della storia, offrendo al contempo un’esperienza indimenticabile per tutti, comprese le squadre partecipanti, i funzionari e i tifosi. Ciò metterà in mostra il Regno come un hub globale per lo sport e gli atleti e un importante hub strategico internazionale che funge da ponte per collegare il mondo».