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·27 dicembre 2023

La Bundesliga segue Bayern Monaco e Borussia Dortmund: no alla Superlega

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La posizione della Germania è stata chiara fin dalla nascita del progetto Superlega e non è cambiata dopo la sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea: un netto no, gridato dalla federazione, dalla Bundesliga, dal governo e dai club principali. «Io, Uli Hoeness e il presidente Hainer abbiamo detto: “Mai con noi!” Vogliamo vincere, ma regolarmente».

Karl-Heinz Rummenigge ha spiegato la settimana scorsa in un’intervista a La Gazzetta dello Sport il rifiuto del Bayern, il più titolato club tedesco. La locomotiva del calcio tedesco non fa una corsa a parte nella difesa della Bundesliga. Le altre società dallo spessore economico più rilevante si sono accodate senza remore, mentre le piccole restano in scia seguendo le direttive della Lega che comprende anche le diciotto società di Zweite Bundesliga.


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Un rifiuto che, appena uscita la sentenza, è stato ribadito anche da tutte le sedi istituzionali. La Federazione lo ha motivato anche nell’interesse della galassia dei dilettanti, così il presidente Bernd Neuendorf ha sottolineato che la DFB vuole continuare a opporsi “risolutamente” alla fondazione di una Superlega.

«Un campionato così puramente commerciale si staccherebbe dalle strutture esistenti dello sport organizzato e ostacolerebbe una partnership nel calcio». Va comunque ricordato che nessun club tedesco aveva aderito alla Superlega già alla nascita; quando il 19 aprile 2021 era stato lanciato il progetto, fra 12 i “soci fondatori”, poi dopo un paio di giorni ridottisi a tre (Real Madrid, Barcellona e Juve, ma i bianconeri sono usciti successivamente), non figuravano né Bayern, né Dortmund e nemmeno club come il Lipsia.

La stessa posizione è stata assunta poi dalla ministra dell’Interno Nancy Faeser, che ha in carica anche lo sport, quando un anno fa dimostrò il sostegno alla Federcalcio: «».

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