​😢 Kulusevski sul periodo alla Juventus: “Mi sentivo inutile, sapevo di dover scappare” | OneFootball

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·12 marzo 2024

​😢 Kulusevski sul periodo alla Juventus: “Mi sentivo inutile, sapevo di dover scappare”

Immagine dell'articolo:​😢 Kulusevski sul periodo alla Juventus: “Mi sentivo inutile, sapevo di dover scappare”

Intervenuto a The Players’ Tribune, Dejan Kulusevski ha speso parole molto forti per raccontare le oggettive difficoltà riscontrate nei suoi complicatissimi mesi alla Juventus. Ecco quanto ripreso da Goal.com:

“Erano sei mesi che non giocavo titolare una partita alla Juventus. Ti senti malissimo, perché hai dato la vita per giocare a questa partita, allenandoti più duramente che puoi e finisci per guardare giocatori giocare nel tuo ruolo che non sono nemmeno ali. Onestamente, mi sono sentito imbarazzato, persino inutile. Alcune persone cominciarono a dire che non ero abbastanza bravo, che ero troppo lento. E ti colpisce al 100%. È normale, è umano. Quando inizi a crederci, quello è proprio il diavolo”.


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“Sapevo che dovevo scappare. Un giorno chiesi al mio agente di trovarmi qualcosa perché era gennaio 2022, pochi giorni prima della chiusura della finestra di trasferimento, e il tempo a nostra disposizione stava scadendo. Poi mi ha detto che il Tottenham era interessato e io ho solo chiesto quando sarebbe stato il prossimo volo”.

“I primi sei mesi in Italia avrei voluto tornare a casa molte volte. C’è stato un problema con la mia registrazione e mi sono anche infortunato, quindi non ho giocato una partita per un anno intero. Vivevo in una piccola stanza con un letto, una TV e un bagno. Andavo a scuola sette ore al giorno, ma non capivo niente, quindi mi sedevo lì e scrivevo rime e formazioni di calcio, annoiato a morte. Una volta tornato a casa, guardavo la TV o parlavo con mia madre per ore”.

“CR7? Dopo l’allenamento tutti sarebbero stati al telefono, tap, tap tap, ma non lui. Si vedeva quanto lavorava duramente, quanto lo desiderava, anche se non aveva più nulla da dimostrare. Devo essere sincero, non sono mai stato il tipo che chiede favori ai compagni, ma ho chiesto a Cristiano di autografargli la maglia e l’ho regalata a mia madre. Cinque anni prima parlavamo di me che sarei tornato in Svezia, magari per trovare un lavoro normale. Ora stavo giocando con uno dei più grandi di tutti i tempi”.

“So che la sensazione è di aver fallito alla Juventus. Beh, penso che sia una cosa strana da dire quando ho vinto due trofei, ho giocato entrambe le finali e ne ho decisa una con un goal e un assist contro la mia ex squadra, l’Atalanta. Ma negli ultimi sei mesi è vero che ho passato un periodo difficile. Quando sono arrivato agli Spurs non sapevo come uscire da questa spirale negativa”.

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