Juventusnews24
·13 aprile 2025
Koopmeiners riporta la Juve in Champions League con una gara essenziale ma efficace! Tre aspetti giustificano i 60 milioni di euro spesi dai bianconeri. La partita dell’olandese in numeri

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·13 aprile 2025
La Juve si riscopre in piena zona Champions League dopo la vittoria conquistata contro il Lecce. Sono bastate tre settimane a Igor Tudor per dare nuova linfa alla stagione dei bianconeri. Uno dei simboli della “rinascita” della Vecchia Signora è il fiore all’occhiello dello scorso calciomercato estivo: parliamo di Teun Koopmeiners. Dopo un’annata in chiaroscuro, si fa per dire, l’olandese giustifica i 60,7 milioni di euro che la Juve ha investito tra parte fissa e bonus con una prestazione magari essenziale, ma, allo stesso tempo, efficace per sé e per la squadra. Il segnale migliore lo dà al pronti via con quello che si può definire il principale sigillo della sua partita.
Passano 2 giri di lancette sull’orologio e in un’azione fa capire perchè i bianconeri lo hanno introdotto nella propria rosa. Nella manovra sull’asse Thuram-Vlahovic c’è tutto: corretto posizionamento defilato nella verticalizzazione del francese nei confronti il serbo, inserimento tra le linee difensive ospiti sul filtrante del 9 bianconero e conclusione vincente, l’unica della sua partita. Almeno questo è quanto che documenta Sofascore, che ne premia il cinismo, la rifinitura e la sua voglia di lottare nel corso della gara dell’Allianz Stadium.
Nella serata di ieri il numero 8 bianconero capitalizza al meglio tutto ciò che passa tra i suoi piedi. La rete, che sblocca la contesa, supera l’effettivo dato maturato rispetto agli expected goals: a questa voce il classe 1998 produce un coefficiente pari a 0.24. Minima resa, massimo risultato, verrebbe da dire. Concetto che non si può proprio applicare alla lettera in merito alla statistica sui passaggi e ai duelli vinti. Koopmeiners tocca ben 38 palloni durante la sfida. 28 di questi vengono diretti a un compagno di squadra. 25 rasentano la precisione nella medio breve distanza. Solo 1, invece, risulta ben misurato sulla lunga distanza. La sua applicazione spicca anche nel momento della “battaglia”. Sono 4 i confronti diretti con i giocatori del Lecce. 1 avviene a filo d’erba, gli altri 3 si verificano sulle palle alte. E proprio sotto quest’ultimo aspetto Koopmeiners ha la meglio, portando a casa 2 simboliche vittorie.
Sia ben chiaro. Siamo ancora lontani dal vedere il giocatore dirompente che abbiamo ammirato nel corso della sua avventura all’Atalanta. Tuttavia i segnali di un fastoso ritorno al passato da parte del centrocampista sono lì da guardare. Adesso l’obiettivo dell’olandese è uno: dare una mano alla Juve a centrare la qualificazione alla prossima Champions League, alzando ancora di più l’asticella delle proprie prestazioni. Del resto, come ha detto lo stesso Koopmeiners sul proprio Instagram dopo Juve Lecce, “possiamo crescere ancora“.