Koopmeiners Juve, parla il fratello: «Guardo spesso le sue partite. Vi spiego in cosa siamo diversi» | OneFootball

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·16 novembre 2024

Koopmeiners Juve, parla il fratello: «Guardo spesso le sue partite. Vi spiego in cosa siamo diversi»

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Koopmeiners Juve, parla il fratello del centrocampista passato la scorsa estate dall’Atalanta alla Vecchia Signora: le sue dichiarazioni

Peer Koopmeiners, centrocampista dell’AZ e fratello di Teun, ha rilasciato una lunga intervista a ELF Voetbal. Le sue parole sul giocatore della Juventus.

FRATELLI – «Io e mio fratello siamo diversi. Io sono un pensatore, mentre Teun è più uno che agisce. Anche se recentemente ci siamo avvicinati. Mio padre fa spesso l’esempio che ci allenavamo sul campo del Vitesse ’22. Poi facevamo un esercizio in cui dovevamo reggere, destreggiarci e nominare la formazione, ad esempio, del Barcellona. Teun allora afferrò immediatamente la palla senza pensarci, mentre io iniziavo a pensare a come volevo approcciarla e quindi inizialmente rimanevo fermo per diversi minuti. Mio padre mi ha spinto così a lasciare andare il pensiero a volte, ma ho imparato da lui che posso anche estraniarmi da una situazione e riflettere»


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RAPPORTO – «Non ho mai trovato difficile il fatto che Teun sia mio fratello. Diventa fastidioso solo quando iniziano a mettermi a paragone con lui. Io ho un certo carattere, Teun un altro. Se Teun litigasse con un allenatore, ne soffrirei anch’io. Ma questo è successo raramente, perché non posso nemmeno citare un esempio. Ci separano due anni e non abbiamo mai avuto molto a che fare l’uno con l’altro in gioventù, è andata così. Io ho preso una strada diversa con periodi in prestito all’Excelsior e all’Almere City. So che ognuno segue la propria strada, non sono in competizione con lui»

OSSERVA – «Guardo spesso le sue partite fino a quando non diventanto troppo difficili da reggere a livello di emozioni. Siamo andati alla finale di Europa League l’anno scorso (Atalanta Bergamo – Bayer Leverkusen, 3-0, ndr) e quando è rimasta a lungo sull’1-0, sono andato in bagno più volte per non vedere. O durante quella partita contro l’Argentina del 2022, in cui Teun ha fornito l’assist sul 2-2 di Wout Weghorst… L’ho guardato a casa, con mia madre. Per un attimo non ne ho potuto più. Fino a quel calcio di punizione, perché non potevo perdermi quel momento. Quando Weghorst ha segnato, ero con mia madre mentre mio padre correva per il giardino. Penso di aver vissuto l’esperienza in modo ancora diverso a causa di Teun, ma tutti i Paesi Bassi impazzivano ogni volta che vedevano quelle immagini»

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