Koné sta bene: dalla Francia torna più forte e sicuro | OneFootball

Il Corriere dello Sport (L. Scalia) – Leggera ansia e tanti applausi. Manu Koné è stato uno dei grandi protagonisti di Francia-Croazia. Quasi fino alla fine. Perché, nelle battute conclusive del secondo tempo supplementare, il centrocampista ha lasciato il campo zoppicante, sostituito da Zaïre-Emery. Il motivo? Crampi. E nulla di più. Un problema inesistente, insomma. Un falso allarme che non mette in pericolo la sua convocazione in ottica Lecce.

Era solamente stanco perché non si è risparmiato un minuto. I media francesi l’hanno elogiato in lungo e in largo scrivendo che Koné è «pieno di personalità», un «valore aggiunto», ma anche «spettacolare e audace». Chapeau: solo voti alti in pagella. Anche il contorno sui social è stato speciale: alcuni tifosi del Psg, infatti, hanno taggato Luis Enrique invitandolo a comprare subito Koné per rinforzare il centrocampo nella prossima stagione.

Deschamps sta preferendo Koné a Camavinga e Guendouzi. Nella Roma, invece, il francese sta attraversando un momento interlocutorio dopo l’exploit nella prima parte di stagione. Ranieri l’ha schierato titolare nelle ultime tre partite di campionato (in due occasioni l’ha sostituito dopo un’ora), mentre nella doppia sfida contro l’Athletic Bilbao, gli ha concesso solo una decina di minuti nella gara d’andata. Pochi, considerando l’importanza della posta in palio.

Adesso gli manca l’ultimo step: tornare a essere protagonista in giallorosso dopo un calo di rendimento dettato da tanti fattori. Tra questi c’è probabilmente il mercato. O meglio: le sirene di mercato. Il centrocampista, del resto, ha attirato le attenzioni dei principali top club europei. Il Psg lo tiene d’occhio da diverso tempo, così come molti club della Premier League. La Roma ha fatto un affare in estate versando nelle casse del Borussia Mönchengladbach 18 milioni di euro più 2 di bonus. Il suo valore è già raddoppiato, sforando i 40 milioni di euro.

Koné, in questo finale di stagione, conta di tornare a brillare all’Olimpico abbinando qualità, quantità, dinamismo e forza fisica. Magari per alzare ancora di più la taglia che c’è sulla sua testa.