Juventusnews24
·15 agosto 2025
Juventus Women, rebus trequarti: serve per il salto ma le top snobbano la A

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·15 agosto 2025
Le top player internazionali hanno gusti più sofisticati degli eventi di Mercury/13 e alcune neanche rispondono al telefono. Il Ferragosto della Juventus Women introdotto all’Arena Civica e insieme allo Scorpios di Mykonos: lounge music, vip vestiti di bianco, finger food e divanetti a bordocampo… sembrava la cornice degli Hunger Games. Le tribune popolari sono invece mezze vuote e cosparse di candele per preservare l’esclusività della serata: furibondi i tifosi della Juve. Il 2-0 col Como Women è solido, comprensibilmente un po’ macchinoso, sicuramente poco scenografico e quasi estraneo a un contesto che badava alla forma più che alla sostanza. Le bollicine erano nei drink e non nelle giocate di Stolen Godo che ieri sbaglia un gol facile, ma a Vinovo sono pronti a scommettere che tra nove mesi sarà in doppia-doppia tra gol e assist. È anche un modo per esorcizzare la smania da trequartista che sta contagiando un po’ tutti in questi giorni.
Alla Juventus serve una centrocampista e questo è, numericamente, limpido. Arriverà. Max Canzi nel post gara passa però presto al vero tema: «Vediamo di fare qualcosa sulla trequarti, ma solo se è davvero importante e strutturato. Abbiamo la possibilità di non avere fretta perché la rosa è già molto buona… Ma possiamo ancora migliorare». Libràn è confermata, le parole del tecnico sono però prudenti: lei è un progetto e non un’alternativa pronta. Vorrebbe altro e altro vorrebbe regalargli la Juve: ci sarebbero persino i soldi per prendere una giocatrice che possa alzare l’asticella in Europa.
Quest’anno la squadra di Canzi ha ottime chance di fare strada e l’occasione sarebbe da cogliere. Il club ricerca questo profilo da mesi, rinunciando all’idea di sostituire (direttamente) Cantore per abbracciare il 3-4-1-2. Si sono sondati diversi nomi di prima fascia – non ultima Rolfo, nemmeno la migliore, che firmerà con il Manchester United – ma le top considerano la Serie A femminile una lega infetta: niente stadi, campi brutti, poca visibilità internazionale del campionato, difficoltà a competere per la vittoria della Champions. E Torino non è Milano: Wullaert l’anno scorso preferì l’Inter, arrivando dietro in campionato.
La scadenza lunga del 10 settembre per ora lascia tutti apparentemente tranquilli: la Juve è convintissima della sua competitività in Italia e di partire dalla pole in Serie A. Carbonell e De Jong, a zero, sono due colpacci; a Max Cambiaghi piace molto. Gli incastri delle liste fanno presagire qualcosa di già preventivato per gennaio che oggi sembra persino più nitido di quello che sarà tra qualche settimana. Braghin e Mazzetta lavorano per risolvere il rebus: cercasi giocatrice forte che abbia voglia di calarsi nel contesto Juve. Il contrario di snob, passi sofisticata.