Juventusnews24
·2 settembre 2025
Juventus Women, così è stata convinta Wälti: dal feedback di Montemurro al colloquio con Canzi

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·2 settembre 2025
Dopo aver girato per anni in prima classe con il biglietto della economy e il terrore che qualcuno glielo controllasse, la Juventus Women è pronta ad elevare il proprio stand. L’operazione Wälti – sarà prevedibilmente ufficiale in settimana per una cifra riservata (da indiscrezioni vicina ai 150k) – non è solo un colpaccio di calciomercato ma anche una dichiarazione di intenti. Alla Juve non basta più presenziare nella top 10 del ranking Uefa. La Juve non ha più intenzione di rispondere con arco e frecce alle cannonate delle corazzate che navigano il mare della Champions.
A Torino arriva una delle centrocampiste più forti e complete del pianeta: una top player che potrebbe fare da apripista in una Serie A femminile snobbata dalla maggioranza dei media e dalle migliori calciatrici internazionali. Creato il precedente che permetterà alla Juve, perlomeno, di essere presa in considerazione dai principali operatori di mercato… In attesa di qualche aiuto dal sistema. Oggi non esiste giocatrice offensiva con le caratteristiche e il livello di Cantore disposta a venire in Italia. O almeno nessuna di queste ha detto sì alla Juve. Da qui la virata decisa dal 3412 al 352 – incoraggiata anche dalle prime settimane di lavoro – e la meravigliosa-folle idea di provarci sul serio per Wälti, ‘alternativa’ solo per funzione.
GLI ARGOMENTI – La 32enne svizzera sceglie la Juventus perché quest’ultima – grazie alle strategie e agli investimenti degli ultimi anni – si è resa appetibile. La modernità delle facilities, l’organizzazione logistica nonostante Biella, l’importanza conferita alle relazioni e l’affabilità dell’ambiente sono tutti fattori che hanno inciso positivamente. Mentre Stefano Braghin e Massimiliano Mazzetta curavano la trattativa con l’Arsenal e l’entourage di LW, è stata soprattutto la connazionale Viola Calligaris (ma anche Alisha Lehmann) a lavorare ai fianchi della ragazza.
Persino Montemurro è stato consultato appositamente da Wälti… Lo stima moltissimo dai tempi londinesi. Joe, malgrado qualche ruggine, conserva un ricordo positivo del club bianconero, di cui si è sempre professato tifoso. Alla ragazza sarebbe rimasta poi impressa la prova di applicazione e sacrificio offerta dalla Juve all’Emirates qualche mese fa. Qualcosa le è scattato pure nell’ora di colloquio avuta con Canzi: dagli allenamenti condotti anche in inglese fino all’idea innovativa di calcio a tutto campo. Il fascino della Juventus, della sua storia, del brand e l’ambizione competitiva del club, a tutti i livelli, hanno fatto il resto.
COME SARA’ UTILIZZATA – Alla fine la scelta di Lia è stata decisa, non avrebbe mai lasciato l’Arsenal (di cui è riferimento totale da 7 anni e con cui ne aveva ancora 1 di contratto) ma la curiosità di scoprire la Juve e la voglia di essere ancora protagonista hanno avuto la meglio… Oltre alla proposta di un importante contratto pluriennale, offerto grazie alle cessioni di Cantore e Boattin. Wälti non ha voluto l’Italia per svernare ma per imporsi: la giocatrice è integra e reduce da Champions ed Europeo a livelli massimi.
L’operazione che ha appena subito (per le complicazioni di un ascesso) non inficerà sulla sua attività agonistica. Da quello che filtra la Juve non intende centellinarla per i big match ma gestirla nelle rotazioni al pari delle compagne, che in parte conosce già. Sarà il playmaker di Canzi, la facilitatrice di gioco, l’iniezione di esperienza internazionale, la leader tecnica e positiva che qualsiasi allenatore vorrebbe in squadra. Ma che tra qualche giorno sarà solo della Juventus. Dovrà, soprattutto, fare la differenza.