Juventus, situazione prestiti: da Mckennie ad Arthur, chi torna in bianconero? | OneFootball

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·31 maggio 2023

Juventus, situazione prestiti: da Mckennie ad Arthur, chi torna in bianconero?

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La trasferta di Udine di Domenica sera si accinge a siglare la parola fine sulla stagione della Juventus e a decretare in quale competizione europea (Europa League o Conference League) la vedremo impegnata nella prossima stagione, sanzioni UEFA permettendo.

Quella che si sta per concludere è stata una delle annate più negative della storia recente della Juventus tra processi, penalizzazioni, risultati deludenti ed una vera e propria rivoluzione forzata ai piani alti di una società storica come quella di Torino. La mancata qualificazione alla prossima Champions League inoltre, rende ancora più probabile l’ipotesi di una rivoluzione che vada a toccare anche i giocatori membri della rosa attuale, con molti profili che sembrano essere destinati a partire nel corso del mercato estivo ed un budget per sostituirli abbastanza ridotto.


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In questo scenario, tornano prepotentemente alla ribalta i nomi dei quasi-dimenticati, ovvero dei molteplici giocatori già di proprietà della Juventus, ma che attualmente si trovano in prestito ad altre squadre, con la concreta possibilità di fare ritorno a Torino in questo momento di difficoltà in cui potrebbero risultare particolarmente utili alla causa bianconera.

Dejan Kulusevski

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Il ventitreenne svedese ha appena concluso una stagione da titolare con la maglia del Tottenham in cui è riuscito a mettere a segno 2 gol e 7 assist in 30 presenze di Premier League; numeri che fanno capire quanto il suo impegno ed il suo talento siano stati apprezzati da tutti gli allenatori che si sono susseguiti sulla panchina degli Spurs, ma allo stesso tempo mettono in luce un rendimento al di sotto delle possibilità del classe 2000, che nelle prime 18 partite di Premier League aveva collezionato ben 5 gol ed 8 assist nel corso della scorsa stagione. Dall’Inghilterra parevano essere certi che la squadra di Londra avrebbe esercitato il riscatto versando 35 milioni ai bianconeri, ma le ultime parole dello svedese fanno intendere che un ritorno a Torino possa essere un’opzione ancora probabile in vista della prossima stagione.

Weston McKennie

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Il centrocampista statunitense ha preso parte a tutte le 19 partite a disposizione nel girone di ritorno del Leeds da quando si è trasferito in Inghilterra a Gennaio, ma il suo apporto alla squadra non è stato degno di nota, per usare un eufemismo. Un solo assist a referto ed una serie di prestazioni che hanno fatto sì che il Leeds collezionasse solo 3 vittorie e ben 12 sconfitte dal suo arrivo, consegnando la squadra alla retrocessione in Championship, che ha fatto saltare il riscatto da circa 35 milioni previsto per l’acquisto a titolo definitivo dell’americano, che con tutta probabilità tornerà a Torino.

Denis Zakaria

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600 minuti distribuiti in sole 11 presenze tra tutte le competizioni. Questo il riassunto di un’annata che si augura di dimenticare il prima possibile Denis Zakaria, ritrovatosi al centro di una squadra piena di talento, ma priva di un progetto, di idee e di una qualsiasi identità sul campo, in cui lo svizzero ha recitato una parte estremamente marginale. Considerando le parole di Pochettino, nuovo tecnico dei Blues, ed i miseri 124 minuti che gli sono stati concessi da metà Gennaio il suo ritorno a Torino è praticamente certo, nell’attesa di capire se gli verrà nuovamente concessa una chance in bianconero, dove non aveva fatto così male, o se verrà rimesso immediatamente sul mercato.

Arthur Melo

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La stagione di Arthur a Liverpool si apre e si chiude nei 13 minuti disputati in Champions League contro il Napoli, da lì anche per via di un infortunio di natura muscolare, ma non solo, Klopp non gli concede neanche un minuto. Il brasiliano è stato addirittura aggregato alla squadra U21 dei Reds per recuperare la miglior forma fisica, ma anche con le giovanili ha collezionato esclusivamente tre presenze. Ora prenderà un aereo per Torino, ma il suo futuro sarà probabilmente un ritorno nella Liga, unico campionato in cui è stato in grado di mostrare le proprie qualità ai tempi del Barcellona.

Nicolò Rovella

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Il talento classe 2001 è stato protagonista di un’ottima stagione con la maglia del Monza, con cui ha collezionato ben 27 presenze a cui ha aggiunto anche un gol ed un assist. Il contributo alle reti però non rappresenta la caratteristica principale di questo ragazzo che risulta invece uno dei migliori metronomi del campionato rientrando tra i primi centrocampisti per tocchi, passaggi e passaggi lunghi P90. Non è ancora detto che la prossima stagione lo vedremo giocare con la maglia della Juventus, ma come noi ci siamo accorti della crescita e del potenziale di questo ragazzo, siamo convinti che lo abbiano fatto anche a Torino e che si siano finalmente decisi a scommettere su di lui.

Gli altri

Tolte le questioni legate ai giocatori già citati la Juventus vanta anche altri nomi meno risonanti che militano nella nostra Serie A.

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Tra questi segnaliamo Luca Pellegrini ed Andrea Cambiaso, che visto l’infortunio di De Sciglio potrebbero fare molto comodo alla corsia sinistra bianconera, a maggior ragione se la squadra dovesse definitivamente passare a un 433. Pellegrini aveva iniziato la stagione da titolare all’Eintracht Francoforte, ma da quando si è trasferito alla Lazio a Gennaio, un’ottima soluzione sulla carta, non ha collezionato nemmeno una presenza dal primo minuto. Andrea Cambiaso viene invece da un’ottima stagione a Bologna in cui ha collezionato 31 presenze e 3 assist giocando sia come terzino sia come quinto di centrocampo, duttilità particolarmente apprezzata in casa bianconera. Il terzino del Bologna crediamo abbia più chance del primo di rimanere alla Continassa.

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Per quanto riguarda il centrocampo, la Juventus detiene i cartellini di altri due ottimi prospetti all’interno della Serie A:

Filippo Ranocchia, classe 2001 che nonostante i soli 525 minuti di gioco con la maglia del Monza è primo tra i centrocampisti con almeno 500 minuti all’attivo per tiri e tiri in porta P90 e ha già trovato anche un gran gol contro il Milan. Come lui anche Hans Nicolussi Caviglia ha avuto a disposizione poco più di 500 minuti (556) con la Salernitana, minutaggio risicato ma sufficiente per trovare il primo gol in Serie A e per dimostrare a tutti che dopo un’ottima prima parte di stagione con il Sudtirol in Serie B il ragazzo è all’altezza della categoria. Anche se per entrambi la permanenza a Torino la prossima stagione è inverosimile, è molto probabile che otterranno qualche minuto in più in Serie A grazie a nuovi prestiti.

Tra gli altri nomi per il futuro bianconero non può mancare una sottolineatura per l’ottima stagione di Koni De Winter con la maglia dell’Empoli, finita anzitempo a causa di un infortunio al legamento collaterale, in cui il centrale belga ancora ventenne ha mostrato che grazie alla sua fisicità e non solo, potrebbe rappresentare un’ottima alternativa di prospettiva nella retroguardia bianconera.

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Infine non possiamo non menzionare un altro grande rimpianto della storia recente della Juventus – soprattutto per le cifra versata dalla Juventus alla Dinamo Zagabria: 23 milioni di euro – che farà ritorno per l’ennesima volta a Torino, Marko Pjaca. Anche lui a Empoli, quest’anno ha continuato a collezionare spezzoni di partite (17) nel corso della stagione, ma non è riuscito a trovare né un gol né un assist, confermando la sua incredibile parabola discendente, che all’età di 28 anni lo vede destinato a provare a ripartire per l’ennesima volta in prestito in cerca di riscatto. Sarà l’ultima, perché il suo contratto in bianconero, rinnovato per un’altra stagione solo un anno fa, scadrà a giugno 2024.

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