Juventus sempre più camaleontica: Tudor potrebbe lasciare il 3-4-2-1 e virare su quel modulo! Ci sta lavorando in Germania | OneFootball

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·6 agosto 2025

Juventus sempre più camaleontica: Tudor potrebbe lasciare il 3-4-2-1 e virare su quel modulo! Ci sta lavorando in Germania

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Juventus sempre più camaleontica: Tudor potrebbe lasciare il 3-4-2-1 e virare su quel modulo! Ci sta lavorando con decisione in ritiro in Germania

La Juventus di Igor Tudor prende forma, e lo fa con un’idea tattica ben definita ma non rigida. Come riportato dal Corriere dello Sport, l’allenatore croato sta lavorando intensamente in ritiro su un doppio binario: da una parte il collaudato 3-4-2-1, marchio di fabbrica del tecnico, dall’altra l’ipotesi sempre più concreta di un 4-2-3-1, pensato per valorizzare al massimo le caratteristiche offensive della rosa.

Il 3-4-2-1 resta il modulo di riferimento, quello su cui Tudor ha impostato fin dall’inizio il lavoro tattico: tre centrali in difesa, due esterni a tutta fascia, doppio mediano e due trequartisti alle spalle di una punta. È un sistema che garantisce compattezza, solidità in fase di non possesso e verticalità nelle ripartenze. Non a caso, gran parte degli allenamenti iniziali alla Continassa si sono concentrati su movimenti automatizzati con questa disposizione.


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Ma negli ultimi giorni, Tudor ha iniziato a testare il 4-2-3-1, soprattutto in vista delle amichevoli internazionali e dell’inizio ufficiale della stagione. Il cambio di modulo nasce dall’esigenza di sfruttare la profondità offensiva della rosa: giocatori come YildizDavid, e Conceiçao possono essere inseriti con maggiore fluidità in una linea a trequartisti alle spalle di un’unica punta.

Il 4-2-3-1 offre inoltre un’alternativa utile in quelle partite dove serve maggiore presenza offensiva o maggiore controllo del possesso. Tudor ha iniziato a ruotare gli interpreti nelle sedute tattiche, provando Locatelli e Thuram in coppia davanti alla difesa, con Koopmeiners e O’Riley del Brighton o Hjulmand dello Sporting (se arriveranno) pronti a inserirsi nelle rotazioni offensive.

Alla Continassa si lavora dunque per rendere la squadra più flessibile e imprevedibile, pronta a cambiare pelle a seconda dell’avversario e del momento della gara. Tudor parte da certezze tattiche, ma non si accontenta: la sua Juve dovrà saper dominare e adattarsi. Anche con due volti diversi.

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