Calcio e Finanza
·28 maggio 2025
Juventus, novità in dirigenza: Comolli a un passo dai bianconeri

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·28 maggio 2025
Non c’è soltanto la questione allenatore ad agitare l’ambiente Juventus. Diverse indiscrezioni stanno circolando a proposito di quello che sarà il futuro assetto dello staff dirigenziale. Provando a riassumere le novità che caratterizzeranno la Juventus 2025/26 a livello di organigramma apicale, non si può che iniziare con l’uscita, data ormai per scontata, di Francesco Calvo.
L’uomo del marketing, ma non solo — anche della politica sportiva, ambito in cui ha contribuito al riposizionamento della società di fronte a Lega e FIGC — è dato per partente con dimissioni volontarie. Per lui, si parla di un possibile impegno in un club di prima fascia della Premier League, l’Aston Villa.
Dunque, occorrerà rimpiazzarlo. Per quanto riguarda il suo ruolo juventino di rappresentanza con gli uomini del palazzo calcistico, è data per scontata – spiega Tuttosport nella sua edizione odierna – la promozione di Giorgio Chiellini, che in questo senso ha già fatto un po’ di “allenamento” negli ultimi mesi. Del resto, l’ex capitano bianconero è destinato ad assumere un ruolo sempre più rilevante, con un perimetro di operatività più ampio.
Ma le novità non finiscono qui. Infatti, la proprietà della Juventus è in procinto di implementare il parco dirigenziale con una nuova figura. Il nome è quello di Damien Comolli, cinquantaduenne francese, attuale presidente del Tolosa, club di Ligue 1 controllato dalla RedBird di Gerry Cardinale (la società proprietaria del Milan).
Un uomo di calcio a 360 gradi, visto che il suo curriculum parte dalla carriera da ex calciatore, passando per allenatore, responsabile degli osservatori, direttore sportivo e infine presidente. Ruoli ricoperti tra Francia, Inghilterra (Arsenal, Liverpool e Tottenham) e Turchia (Fenerbahçe).
Curiosamente, il nome di Comolli e quello della Juventus si erano già incrociati in passato, quando il dirigente francese aveva lanciato più di un frecciata, se non addirittura una serie di accuse, verso il club bianconero che in quegli anni era ancora guidato da Andrea Agnelli (ex presidente dimissionario a fine 2022 a seguito del caso plusvalenze e manovre stipendi).
L’accusa più grave, relativa all’elevato numero di prestiti in essere da parte dei bianconeri, fu lanciata dal dirigente francese in un’intervista al quotidiano Le Monde: «Non si tratta di trading ma di semplice e chiara speculazione finanziaria. La Juventus ha circa 120 giocatori sotto contratto ma a disposizione in rosa ne tiene 25 al massimo. Perché ne preferisce gestire così tanti? Sono entrate aggiuntive grazie alla vendita di giocatori che non hanno intenzione di utilizzare in prima squadra. In pratica li compra per un milione e li rivende per cinque. Anche altri club lo fanno, ma non c’è correttezza nei confronti delle persone», disse Comolli.
Vista la trasversalità della sua esperienza, il nuovo innesto potrebbe sovrapporsi — almeno in parte — sia alle competenze attuali dell’amministratore delegato Maurizio Scanavino, sia a quelle del direttore tecnico Cristiano Giuntoli. Novità arriveranno a breve, e appena l’innesto diventerà ufficiale si capirà come e quanto cambierà la testa della Juventus.
In questo momento, la proprietà è impegnata nel sistemare anche altri importanti tasselli della galassia Exor, per cui potrebbe servire ancora un po’ di pazienza prima di mettere a fuoco la prossima Juventus.
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