Juventus Next Gen, Ventura sulle Seconde squadre: «Uno dei tanti motivi per cui i giovani in Serie A faticano a trovare spazio è perché…». Messaggio dell’allenatore | OneFootball

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·9 agosto 2025

Juventus Next Gen, Ventura sulle Seconde squadre: «Uno dei tanti motivi per cui i giovani in Serie A faticano a trovare spazio è perché…». Messaggio dell’allenatore

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Juventus Next Gen, Gian Piero Ventura ha parlato così del progetto Seconde squadre. Le dichiarazioni dell’ex allenatore di Torino e Nazionale

Intervistato in esclusiva da Calcionews24, l’ex allenatore del Torino e della Nazionale italiana Gian Piero Ventura si è espresso così a proposito delle Seconde squadre, con la Juventus Next Gen apripista di questo progetto in Italia nel 2018. Di seguito riportate le dichiarazioni del tecnico, che ha voluto mandare questo messaggio ai giovani che si affacciano verso la Serie A.

Lei ha avuto sempre un occhio di riguardo per i giovani, già dai tempi del Torino. Notato qualcosa di interessante oggi?


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«In questi tornei ci sono sempre giovani che hanno qualità, alcune decisamente elevate. Ma rimango sempre dell’idea che questo non possa essere l’ultimo step prima della Serie A: il passaggio è troppo ampio tra il settore giovanile e la Serie A. In questo senso alcune società stanno puntando sull’Under 23, dove i giovani devono confrontarsi con delle realtà fisiche completamente diverse. Uno dei tanti motivi per cui i giovani in Serie A faticano a trovare spazio è questo, il passaggio è troppo grande da questo atteggiamento fisico che hanno a livello di settore giovanile rispetto alla prima squadra».

Un esempio può essere Alessandro Buongiorno? Già nel settore giovanile quando Lei allenava il Torino, passato in prestito per poi avere un exploit al suo ritorno in granata…

«Sì, io ho detto le squadre dell’Under 23, perché così – invece che andare in prestito – i calciatori giocano con le maglie della propria società, che li hanno sott’occhio tutto l’anno. Giocatori come Buongiorno, e non solo lui, nel momento in cui dimostrano sia fisicamente che tecnicamente di poter competere a quei livelli, è evidente che poi diventano un benefit economico per la società non indifferente».

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