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·21 aprile 2025
Juventus Next Gen, le tappe del capolavoro di Brambilla e dei bianconeri: dall’ultimo posto alla qualificazione ai playoff. Il film della stagione

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·21 aprile 2025
È tutto vero, la Juventus Next Gen ha conquistato l’acceso ai playoff di Serie C con un turno d’anticipo. La vittoria con la Cavese per 3-1 ha matematicamente permesso ai bianconeri di blindare l’obiettivo cerchiato in rosso; se si volge lo sguardo a qualche mese fa tutto ciò sembrava quasi impossibile ma adesso è certezza.
Riavvolgiamo il nastro e analizziamo la stagione della seconda squadra bianconera. Nella scalata della Juventus Next Gen un preziosissimo e fondamentale contributo lo ha sicuramente dato l’allenatore, Massimo Brambilla che, da quando è tornato a sedere sulla panchina della squadra torinese ha invertito un trend che era andato in negativo, il gruppo infatti non rispondeva più agli stimoli dati da Montero.
L’allenatore di Vimercate ha preso le redini della squadra quando questa era ultima in classifica con un storico sconfitte di sette match nelle ultime otto partite; peggior difesa di tutta la Serie C e non andava in rete da ben sei gare. Una situazione dunque che, forse, peggio di così, non poteva essere. La cura Brambilla ha sin da subito dato i suoi frutti, 13 risultati utili consecutivi, in 19 gare alla guida del club si è registrata una media punti di 1,95.
Dall’inferno al paradiso dunque, dalla zona retrocessione al traguardo playoff, il sogno continua. Qualora il cammino negli spareggi promozione proseguisse, la Juventus Next Gen potrebbe approdare in Serie B. Allenatore, motivatore, punto di riferimento, questo è stato Brambilla per i suoi giocatori che hanno beneficiato del suo valido contributo e della sua esperienza per realizzare una scalata contro ogni aspettativa ma si sa, per citare una celebre frase, “La Juventus non muore, letteralmente, mai!”.
Il tecnico 52enne ha valorizzato ogni giocatore che ha avuto a disposizione in rosa, accompagnando ogni singolo profilo in un percorso di crescita finalizzato alla presa di coscienza delle proprie qualità; uno dei punti di forza di Brambilla è proprio l’impatto in positivo che ha suoi giovani. Approccio che si è poi tradotto in una crescita del collettivo sia da un punto di vista fisico ma soprattutto mentale.
Nel corso di questi mesi, nel lungo percorso di rinascita della squadra bianconera sono state sicuramente acquisite maturità e consapevolezza dei propri mezzi, elementi che non passano in secondo piano perché saranno proprio questi stessi che permetteranno alla Juventus Next Gen di affrontare questa seconda parte di stagione, i playoff. Gioventù ed entusiasmo, queste sono state le parole usate dall’allenatore per descrivere le modalità con cui i suoi ragazzi dovranno affrontare i prossimi impegni, sempre il tecnico bianconero ha descritto l’impresa compiuta dalla sua squadra come un capolavoro.
Non sono poi passate in secondo piano le parole di Claudio Chiellini, Head of Next Gen Area, che ha posto l’accento sul progetto Next Gen appunto, giunto al settimo anno e che continuerà a crescere e a dare soddisfazioni. Sempre Chiellini ha sottolineato il valido contributo dato da Brambilla mostrando la felicità di averlo riportato sulla panchina bianconera. Possiamo dire che ci troviamo al cospetto di una squadra compatta, matura, solida che si è meritata l’accesso ai playoff.
I riflettori si sono accesi nel corso di questa stagione su Daffara, Macca, Pietrelli, Adzic, Puche, senza dimenticare i più grandi del gruppo, Guerra e Scaglia ma occorre segnalare che tutti i calciatori bianconeri hanno lottato in campo per portare la seconda squadra della Juventus a questo importante traguardo. Applausi a scena aperta dunque per il capolavoro fatto da Brambilla e i suoi enfant terrible.