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·4 dicembre 2022

Juventus, l’avvocato D’Onofrio: “Il club rischia una multa”

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La manovra sugli stipendi differiti causa Covid è il punto nodale dell’inchiesta sui bilanci della Juventus. Secondo quanto racconta la Gazzetta dello Sport, la Procura di Torino sarebbe venuta a capo del “mistero” grazie al ritrovamento delle scritture private di 16 giocatori, non depositate in Lega o in Figc. In particolare, ci si è concentrati su quella più “sostanziosa” relativa a Cristiano Ronaldo.

Juventus, l’avvocato D’Onofrio: “Il club rischia una multa”

“L’apertura di un fascicolo da parte della Procura della Figc è un atto dovuto e anche corretto, al fine di operare una verifica circa le informazioni che sono state diffuse negli ultimi giorni. Ora va innanzitutto accertato che l’intenzione sia quella di procedere e, nel caso, quali siano le supposte violazioni in oggetto. ll campo è quello, molto vasto, dell’articolo 31 del Codice della Giustizia Sportiva, riguardo le violazioni in materia gestionale ed economica”.


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Secondo Repubblica, i vertici Juve rischiano 12 anni di carcere per il falso comunicato sugli stipendi che portò a un più 5% in Borsa: si configura l’accusa di aggiotaggio.

“Il tema è quello delle manovre stipendi, dal momento che sulle plusvalenze la giustizia sportiva si è già espressa e, in assenza di elementi nuovi particolarmente rilevanti, non tornerà sull’argomento. Il primo comma, che riguarda l’alterazione di documenti, prevede squalifiche per i dirigenti coinvolti, ma al limite un’ammenda pecuniaria a carico della società. Il secondo, al contrario, può portare fino all’esclusione dal campionato di competenza e alla retrocessione, ma non è evidentemente questo il caso: occorrerebbe dimostrare che l’alterazione dei documenti ha permesso l’iscrizione, altrimenti impossibile, al campionato. Uno scenario che non si pone, a giudicare dalla patrimonialità della Juventus”. Così l’avvocato Paco D’Onofrio a Tuttosport sulla vicenda, l’inchiesta denominata Prisma, che ha coinvolto la Juventus.

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