Juventus, in settimana incontro Elkann-Allegri per il futuro | OneFootball

Europa League fino a pochi minuti dal 90’, poi il gol della Roma e l’ufficialità della qualificazione alla prossima Conference League. È vero che una eventuale squalifica da parte della UEFA avrebbe potuto vanificare il risultato, tuttavia la beffa finale è il perfetto manifesto della stagione complicata vissuta dalla Juventus, tra aule di processo e sconfitte sul campo.

Se Nyon dovesse mantenere la Juve nelle coppe, l’appuntamento è per il 24 agosto, andata del playoff per la fase a gironi della terza competizione per club UEFA. Il terzo posto al fianco dell’Inter conquistato sul campo è stato azzoppato dai dieci punti di penalizzazione. Ora la Juve si metterà al lavoro per programmare il futuro, ripartendo da zero almeno sul fronte della giustizia sportiva.

Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Repubblica, è atteso in settimana l’incontro tra il tecnico (uscente) Massimiliano Allegri e l’amministratore delegato di Exor John Elkann per decidere il futuro e programmare la prossima stagione. Il tecnico per il momento rimane vago: «Torno da mio nipote e dai miei cavalli, sul futuro deciderà la società come è giusto che sia».

Sicuramente i due anni residui di contratto, che pesano insieme allo staff per 43 milioni lordi, sono un freno ad un eventuale cambio. Oggi sono due le anime all’interno della società, tra coloro che riconoscono al tecnico la capacità di tenere compatto il gruppo e di lanciare i giovani, e chi vuole cambiare rotta dopo due stagioni senza trofei.

La mancata qualificazione alla massima competizione europea inciderà inevitabilmente sul budget: Di Maria lascerà la Continassa insieme a Paredes mentre Rabiot è pronto a mettersi all’asta al miglior offerente. In dubbio anche la permanenza di Vlahovic, che piace a Bayern e in Premier e che con il tecnico non si è mai trovato a suo agio. Intanto questa settimana dovrebbe esserci la prima ufficialità con Giovanni Manna, che sarà il direttore sportivo: scelta che non preclude l’arrivo di Giuntoli ma che permetterà, nel caso in cui la trattativa tra il dirigente e De Laurentiis dovesse prolungarsi ancora, di iniziare a programmare il futuro.

Infine, sul tavolo non mancherà il tema – già sollevato nell’editoriale del weekend dal direttore di Calcio e Finanza Luciano Mondellini – del cosiddetto “Cda di guerra”. Varato quest’inverno da John Elkann e da Exor per prepararsi alla battaglia legale, è ora lecito domandarsi se sarà altrettanto funzionale in tempo di “pace”.