💥 Juve, in mezzo il preferito è Kessié! Il piano del club e le 3 cessioni | OneFootball

La Juventus lavora sotto traccia per regalare a Massimiliano Allegri il centrocampista tanto desiderato. C’è un nome che più di tutti intriga il tecnico, una pista che porterebbe a un ritorno in Serie A: Franck Kessié.

L’ex Milan è l’opzione preferita anche dal dt Giuntoli, che starebbe cercando di capire la fattibilità dell’operazione. Kessié, sbarcato a Barcellona un anno fa a parametro zero, ha vissuto una stagione con più bassi che alti, pur riuscendo a ritagliarsi un buon minutaggio nella seconda parte, dando così il proprio contributo alla vittoria della Liga.

Secondo La Gazzetta dello Sport, l’unico ostacolo è rappresentato dalla formula. I blaugrana per cedere l’ivoriano chiedono un accordo definitivo, mentre da Torino fanno sapere di volersi muovere verso un prestito.

Le mosse bianconere

Per uno che può arrivare, tre devono salutare. È questo il piano della Juventus, che dopo aver piazzato Arthur alla Fiorentina (prestito con diritto a 20 milioni) passerà a lavorare ad altre uscite.

Dennis Zakaria è rientrato dal prestito al Chelsea, ma non fa parte dei piani del club e oggi non partirà per gli Stati Uniti con la squadra, che sarà impegnata fino al 3 agosto nella turnée a stelle e strisce.

Sullo svizzero continua a esserci la Premier League, con West Ham e Aston Villa in pole. Dalla sua cessione Giuntoli vorrebbe ricavare circa 18 milioni, soldi che verrebbero poi reinvestiti sul mercato.

C’è poi Weston McKennie, di fatto un esubero ma aggregato al gruppo che partirà per gli USA. Allegri non lo considera parte del suo centrocampo, motivo per cui si cercherà di accelerare i discorsi con i club interessanti (si parla di Turchia, Germania e Inghilterra).

In questo caso, la cifra che la Juventus spera di incassare non è distante dai 25 milioni.

Il jolly, fa sapere sempre la Gazzetta, è rappresentato da Paul Pogba. Una uscita del francese, magari verso l’Arabia e con indennizzo alla società, permetterebbe ai bianconeri di risparmiare non poco anche sull’ingaggio. A quel punto sì che il discorso che porta a Frenck Kessié entrerebbe nel vivo.