Calcio e Finanza
·3 giugno 2025
Josimar, tra le migliori testate giornalistiche al mondo nel calcio, lancia un appello per sopravvivere

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·3 giugno 2025
«La realtà che ci troviamo ad affrontare è dura: se non riusciremo a raccogliere 50.000 euro entro il 1° luglio, l’unico media investigativo al mondo dedicato esclusivamente al calcio cesserà di esistere». Inizia così l’appello che Philippe Auclair, tra i fondatori di Josimar (tra le migliori testate giornalistiche al mondo nel calcio, un sito che è stato autore di diverse indagini tra cui negli ultimi mesi quelle su 777 Partners e sui proprietari della Sampdoria), ha lanciato per evitare che il sito norvegese sparisca a breve.
«Ad aprile Josimar ha compiuto 16 anni. Dal 2009 pubblichiamo una rivista indipendente con grandi ambizioni giornalistiche. Dopo lunghi tempi supplementari durati anni, in cui siamo stati sull’orlo del baratro economico, ora si decide tutto. È il momento della lotteria dei rigori. Chi ama il calcio sa che c’è poco che batte il calcio al suo meglio», prosegue Josimar nel suo appello pubblicato qui.
«Abbiamo la sensazione che il gioco non sia più di tutti, che forze meno interessate all’essenza del calcio e più alla sua forza commerciale abbiano espropriato lo sport che amiamo. Forse questa è la fine del percorso per il calcio come lo conosciamo, e anche per Josimar. La lotteria dei rigori è cominciata. Ora tocca a te».
«Perché la nostra cassetta degli attrezzi è vuota. Abbiamo parlato con politici di ogni schieramento e tutti hanno detto la stessa cosa: Josimar merita il sostegno alla stampa. Ma non è successo nulla.Abbiamo chiamato miliardari per cercare di convincerli che Josimar valga un investimento, senza successo. Oggi Josimar ha quasi 4000 abbonati, in Norvegia e all’estero. Non bastano per un’attività stabile che ci consenta di dedicarci completamente al giornalismo. In certi periodi abbiamo passato tanto tempo a chiamare ex abbonati quanto a fare giornalismo. Gli appassionati di calcio norvegesi meritano un organo di stampa che prenda sul serio il calcio – e loro».
«Potevamo chiudere Josimar in silenzio. Non abbiamo mai preso seriamente in considerazione raccolte fondi come Spleis. Ma abbiamo pensato che dobbiamo almeno far sapere al nostro pubblico che questa potrebbe essere la fine. Siamo motivati oggi come dieci anni fa, ma la lastra di ghiaccio su cui ci muoviamo da anni si sta sciogliendo. Questo è il momento della verità, e non può essere frainteso: abbiamo bisogno di una base più solida per poter continuare».
«Il nostro giornalismo richiede risorse, e per noi non è un’opzione abbassare gli standard. Questa campagna parte oggi e durerà fino alla fine di giugno. Abbiamo bisogno di 1000 nuovi abbonati per poter continuare. Il tempo stringe, la lotteria dei rigori è cominciata. In 16 anni come rivista indipendente, abbiamo raccontato il calcio norvegese e internazionale come disciplina, fenomeno culturale, attore sociale e settore economico. Ora tutto questo potrebbe finire», conclude Josimar nel suo appello.