Cagliarinews24
·14 febbraio 2025
Jeda: «Il Cagliari non può andare a difendersi contro l’Atalanta. Sul mercato di gennaio dico questo» – ESCLUSIVA
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·14 febbraio 2025
Jedaias Capucho Neves resta sempre connesso tanto con la sua vecchia squadra quanto con la Sardegna, dove i tifosi non hanno mai smesso di stimarlo! L’ex giocatore del Cagliari – noto come Jeda – ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva a CagliariNews24.com sul momento dei rossoblù tra la sfida con la Lazio e quella con l’Atalanta. Le sue parole:
Il Cagliari contro il Parma ha dato continuità alla prestazione contro la Lazio. Cosa ne pensi dei recenti risultati dei rossoblù?
«Ho visto entrambe le partite e devo dire che quella contro la Lazio è stata bella e giocata molto bene dal Cagliari. Secondo me i rossoblù a volte abbassano un po’ troppo la soglia dell’attenzione e della rabbia agonistica finendo per prendere dei gol troppo facili. Questo va a compromettere la prestazione che contro i biancocelesti c’è stata, invece con il Parma è arrivata una risposta importante perché non era una sfida facile. Loro venivano da risultati altalenanti per cui il Cagliari affrontava una squadra arrabbiata oltre che una rivale per la salvezza. Penso che la formazione allenata da Nicola sia in linea con quelli che sono i suoi obiettivi, sta facendo bene».
Ora la squadra di Davide Nicola è attesa da una trasferta proibitiva. Pensi che i sardi possano portare via dei punti contro l’Atalanta?
«Ormai l’Atalanta non è più considerata un piccola ma una grande che come stiamo vedendo lotta pure in Europa. Il Cagliari deve pensare al suo obiettivo e a giocare una partita aperta contro i bergamaschi, non si può stare ad aspettare una squadra come quella di Gasperini. Ci sarà bisogno di giocare con equilibrio e trovare l’interpretazione giusta: attaccare e non stare lì solo a difendere perché facendo così loro riescono a giocare bene».
Nella sfida con i crociati si è presentato in grande stile Coman. Che idea ti sei fatto del calciatore rumeno ed in generale del calciomercato del Cagliari?
«Coman è un giocatore interessante al di là del gol che comunque resta di pregevole fattura, è un giocatore che può essere un’arma in più per il Cagliari in questo finale; io però non ho aspettative solo su di lui. Caprile secondo me è stato un acquisto azzeccato in tutto e per tutto, è uno di quei portieri che può portarti quei 5/6 punti in più, è arrivato con grande entusiasmo. Ha qualità oltre ad essere rapido, veloce e reattivo, per una squadra è fondamentale sapere che in porta hai qualcuno che ti può salvare».
La visione a tutto tondo di Jeda relativamente ai singoli giocatori del Cagliari.
«Io non mi aspetto cose solo dai nuovi arrivi ma anche dai “vecchi” , loro possono venire fuori in questo finale di campionato. Penso a Viola che è un ottimo giocatore e che se sta bene può fare la differenza, parlo di Gaetano che è eccezionale ma anche lo stesso Piccoli che sta crescendo di volta in volta. Felici nonostante la giovane età può fare molto bene e dare continuità al suo percorso di crescità! Io mi aspetto tanto da giocatori come Yerry Mina e Augello, questo anche da Zappa che è cresciuto diventando un calciatore d’esperienza. Diciamo che i rossoblù secondo me ha tutte le componenti per finire il campionato in crescendo e soprattutto raggiungere la salvezza, anche contro la Lazio ho visto un ottimo Cagliari».
Davide Nicola sta dimostrando di poter fare bene anche dall’inizio della stagione a dispetto di quanto si è detto negli anni di lui. Ti stanno convincendo il suo lavoro ed il gioco che fa esprimere ai rossoblù?
«Nicola mi piace molto, sta smentendo le voci che c’erano su di lui, vedo che di partita in partita lui sta capendo sempre meglio questo Cagliari. Sta adattando bene la squadra in base alla partita che va ad affrontare, questo anche con i cambi; ho visto che nonostante i tanti cambiamenti – anche a partita in corso – i suoi giocatori sono riusciti ad assorbire bene. Questo è molto importante perché significa che conosce bene sia la sua squadra che i singoli giocatori, penso che lui debba pensare solo a lavorare giorno per giorno perché poi le voci lasciano il tempo che trovano. Il lavoro che sta facendo è ottimo e sono molto fiducioso sul fatto che lui possa portarlo a termine in maniera eccellente e positiva. Dico questo perché il Cagliari è riuscito a trovare la quadra anche in quelle partite in cui sembrava spacciato. Nicola mi dà l’idea di avere il pieno controllo della situazione sia nello spogliatoio che della squadra in generale».
Hanno fatto notizia sia le parole che ti hanno rivolto i tifosi avversari nell’ultima partita della ZMilano (“Tornatene a Cagliari” n.d.r.) che la tripletta con la quale li hai zittiti. Vuoi commentare quanto è successo?
«E’ stata una cosa molto curiosa perché “Tornatene a Cagliari” non è un insulto, ci torno molto volentieri (ride n.d.r.). E’ una cosa che faccio molto spesso anche se purtroppo non per giocare, cosa che farei molto volentieri. Io ho accettato la chiamata di ZW Jackson perché è un progetto molto interessante e seguito, lui mi ha chiesto di portare esperienza e fare da capitano. Gioco in terza categoria anche per dare un segnale alle persone, si deve dare rispetto sia agli avversari che alla categoria. E’ importante mantenere un certo controllo quando i tifosi avversari ti attaccano o fanno degli schiamazzi, bisogna capire che noi siamo lì solo per giocare a calcio e divertirci. Per questo se ne parla molto sui social della Z Milano! Molte squadre ci affrontano per fare la partita della vita, è una cosa che mi stimola e mi fa sentire un giocatore vero. Gioco in terza categoria come facevo in Serie A, la categoria la fanno le persone. Anche se giochi a questo livello devi rispettare gli avversari, a volte giocatori ed allenatori che incontri ti riconoscono questo oltre che hai dato qualcosa al mondo del calcio. Ogni tanto poi possono succedere delle cose come quella dell’altro giorno che vanno oltre ma, come dice il nostro grande telecronista Massimo Callegari, queste sono situazioni che possono stimolarti. Anche ZW si chiedeva come potessero attaccarmi ma per me quello non è un insulto ma anzi, io a Cagliari torno spesso e volentieri. Noi stiamo cercando di dare l’esempio anche quando ci danno contro, è una cosa che dico spesso ai miei compagni. Cerchiamo di trasmettere il fatto che le aggressioni e questo tipo di cose non fanno parte del calcio!».
Il testa a testa tra Napoli ed Inter sta infiammando il campionato di Serie A. Credi che saranno le squadre di Antonio Conte e Simone Inzaghi a contendersi lo scudetto? L’Atalanta di Gasperini è ancora in corsa?
«Tempo fa ho detto che secondo me sarebbe stata una lotta tra Inter, Napoli ed Atalanta, sono comunque dell’idea che i nerazzurri abbiano quel qualcosina in più a livello di organico. Il Napoli si è avvicinato molto all’Inter come squadra ma ci sono ancora tanti scontri diretti e partite da giocare. Conte in Campania sta facendo qualcosa di importante, ha preso una squadra in cui c’era da buttare tutto quanto è stato fatto l’anno precedente, è riuscito a rivitalizzare l’ambiente in modo importante! Io da qualche anno considero l’Atalanta una grande del nostro calcio, lotterà per lo scudetto ma potrebbe avere qualche difficoltà alla fine. Questo perché non è semplice giocare molte partite ma vedo la squadra di Gasperini ancora in corsa. Non escludo il ritorno di qualche altra squadra però loro tre sono quelle che possono contendersi il campionato nonostante manchi ancora tanto e possa succedere di tutto».
Il nuovo ciclo inaugurato da Luciano Spalletti sta portando in Nazionale diversi giovani. Quali sono quelli che preferisci? Ti sta convincendo l’Italia nell’ultimo periodo?
«Mi sta piacendo la crescita di Retegui, sta migliorando in ogni partita che gioca; in Gasperini ha trovato un allenatore che lo valorizza in tutto e per tutto, lui può essere una risorsa importante! Poi c’è un grande giocatore come Zaccagni o Orsolini che io considero eccezionale e che sta facendo molto bene a Bologna, questo senza dimenticare Kean. Penso che il suo passaggio alla Fiorentina sia stato molto importante e che in futuro potrà essere una grande risorsa per la Nazionale, deve continuare ad avere quella mentalità. Quello che dico a Spalletti è che se crede nei giovani allora deve continuare ad andare avanti così con il suo progetto oltre che continuare nel suo lavoro valorizzandoli. Penso che bisogni fare questo e dire agli italiani di tifare la Nazionale perché è la squadra di tutti e credo che serva l’amore per indossare una maglia che rappresenta una nazione intera. Una cosa che succede anche in Brasile è il fatto che tutti si spaventano quando arriva una critica, è una cosa sbagliata. E’ giusto criticare quando qualcosa va male ma bisogna anche tifare! Penso che l’Italia abbia tante risorse e giocatori giovani, buoni e forti anche se non tutti sono così. Ci sono alcuni che giocano bene nel club e poi con la Nazionale non riescono a dare quel qualcosina in più. In Serie A e all’estero ci sono tanti giocatori forti, uno su tutti per me è Tonali che è un calciatore eccezionale, è cresciuto in una maniera spaventosa sotto tutti i punti di vista».
Si ringrazia Jeda per la gentilezza e disponibilità mostrate nel corso di questa intervista