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·13 agosto 2025

Jashari Milan, l’analisi di Visnadi: «Il Bruges era infastidito da questa cosa»

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Jashari Milan, il giornalista Visnadi analizza l’operazione con il Bruges

Il calciomercato del Milan continua a essere al centro dell’attenzione, e la recente trattativa per l’acquisto di Ardon Jashari ha suscitato diverse polemiche. A commentare la situazione è stato il giornalista Gianni Visnadi, intervenuto ai microfoni di Radio Sportiva. Le sue dichiarazioni offrono una chiave di lettura critica sulla gestione della trattativa da parte del club rossonero.

Visnadi ha sottolineato un punto cruciale: l’approccio dei dirigenti del Milan, sotto la guida del nuovo DS Igli Tare, non sarebbe stato gradito dal Brugge, la squadra detentrice del cartellino di Jashari. Il giornalista ha rivelato che “I dirigenti del Brugge erano infastiditi dal fatto che siano andati prima a cercare l’accordo col giocatore”. Questa mossa, spesso utilizzata nel mondo del calcio, è vista da Visnadi come una strategia rischiosa che non sempre paga, specialmente quando si ha a che fare con club solidi finanziariamente.


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Le parole di Visnadi mettono in luce un aspetto fondamentale delle dinamiche di mercato: la forza negoziale. Il giornalista ha continuato affermando che “Chi è padrone del cartellino e non ha bisogno di soldi non si fa prendere per il collo“. Questa frase racchiude l’essenza della situazione: il Brugge, non avendo impellente necessità di cedere il giocatore, ha potuto dettare le proprie condizioni senza subire la pressione del Milan. Di conseguenza, il club rossonero si è trovato a dover accettare le richieste del Brugge per concludere l’affare, dimostrando che la strategia di “bluff” non ha funzionato.

Questo episodio serve da monito per il Milan di Allegri e Tare. In un mercato sempre più competitivo, l’approccio alle trattative deve essere attento e rispettoso delle controparti. L’idea di arrivare prima all’accordo con il giocatore per poi forzare la mano al club di appartenenza può rivelarsi controproducente, soprattutto quando si ha a che fare con società che non sono costrette a vendere. Per un club ambizioso come il Milan, che mira a tornare ai vertici del calcio italiano ed europeo, sarà fondamentale imparare da queste dinamiche per non trovarsi in svantaggio nelle future negoziazioni.

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