Zerocinquantuno
·28 gennaio 2025
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·28 gennaio 2025
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Di seguito, suddivise per temi principali, le dichiarazioni rilasciate stasera in conferenza stampa all’Estádio José Alvalade dal tecnico rossoblù Vincenzo Italiano alla vigilia di Sporting Lisbona-Bologna, partita valida per l’8^ e ultima giornata della fase campionato di UEFA Champions League in programma domani alle 21.
Comunque a testa alta – «Affronteremo la partita di domani onorando ancora questa bellissima competizione, anche se siamo già eliminati: la vittoria sul Borussia Dortmund, che ci ha regalato una grande gioia, non ci ha comunque permesso di proseguire, però domani vogliamo chiudere con lo stesso atteggiamento con cui abbiamo affrontato tutto il torneo. Giocheremo contro una squadra che vorrà vincere in tutti i modi per accedere ai playoff, ma cercheremo di metterli in difficoltà».
Posch rimasto a casa – «Sono cose che possono capitare in particolari momenti di mercato: il ragazzo non è sereno e si è deciso di lasciarlo a Bologna: vedremo nei prossimi giorni come evolverà la situazione».
Di necessità virtù – «Abbiamo un bel po’ di assenze: i fuori lista, Orsolini infortunato, Lucumí influenzato, Freuler squalificato e appunto Posch. Ma ci faremo trovare pronti. In difesa Casale sta dando segnali importanti ed Erlic sta meglio rispetto a qualche settimana fa, sono convinto che offriremo una grande prestazione».
Centravanti e altre scelte – «Non ve lo dico chi partirà davanti fra Dallinga e Castro (sorride, ndr). L’unica anticipazione che posso darvi è che Ravaglia sarà titolare: è un premio per lui, per la persona che è, per il professionista che ha dimostrato di essere durante questi mesi in cui ci siamo conosciuti. Chiaramente dovremo valutare bene il recupero di alcuni ragazzi perché qualcuno è ancora acciaccato, però ci sarà spazio per tutti. Abbiamo portato anche Ravaglioli, un ragazzo interessante della Primavera. Domani faremo la nostra prestazione, ne sono certo, poi vedremo come finirà perché questi sono stadi che spingono molto».
Eredità importante – «Questa Champions ci lascia la grande intensità, il ritmo, la velocità, il furore: abbiamo capito che se qui vuoi essere competitivo devi avvicinarti al livello che mostrano tutte le squadre. Via via in campionato abbiamo fatto vedere prestazioni diverse rispetto all’inizio, con un grande impeto, ma sotto certi aspetti possiamo migliorare ancora: abbiamo margini importanti».
Un impegno in meno – «Adesso possiamo avere qualcosina in più, ovvero lavorare con meno frenesia, con più spazio per andare a mettere a posto qualche situazione in cui non siamo al 100%. Le nostre concorrenti in Serie A sono squadre abituate ad arrivare in fondo a più competizioni, quindi da quel punto di vista cambierà poco, ma a noi gioverà perché avremo più giorni per stare insieme e analizzare tutto in modo diverso».
Anche Italiano è cresciuto – «In Champions ho visto palcoscenici fantastici e ambienti che trasudano storia, incontrando sette squadre una più forte dell’altra: ho imparato tanto da questa esperienza. E il gruppo è cresciuto, è maturato, ha una consapevolezza diversa. Abbiamo mostrato grande spirito e coraggio, giocando sempre a testa alta, con abnegazione e attenzione, cosa che ci hanno permesso di non prendere grosse batoste. Domani dovremo fare un ultimo sforzo, ma comunque abbiamo messo tutti gli avversari in difficoltà e ne vado fiero».
Sarà un arrivederci? – «Ad oggi la classifica del campionato dice che siamo attaccati a quelli davanti: dobbiamo continuare a spingere. La società vuole l’Europa, vediamo quale coppa è concretamente raggiungibile: proveremo a fare punti tutte le domeniche, anche nel girone di ritorno possiamo dire la nostra».